4 Ottobre, PMexpo 2024 a Roma
L’edizione del PMexpo 2024 ha coinvolto oltre 40 relatori e 7 sale attive contemporaneamente, con workshop verticali dedicati allo sviluppo di soft skill, sempre più determinanti in un contesto altamente tecnologico e digitalizzato.
Al centro del dibattito l’evoluzione sempre più necessaria del ruolo e delle competenze del project manager in un ecosistema dove la trasformazione digitale, l’intelligenza artificiale e l’esigenza di sostenibilità sono spesso le fondamenta di progetti di successo.
Ad esempio nei loro speech Giorgio Locatelli, David Bramini e Gianluca Gambatesa hanno fornito preziosi spunti e contributi strategici per aumentare al massimo le probabilità di una buona esecuzione del progetto; allineando strategia, esecuzione e gestione di potenziali bias che potrebbero causare ritardi ed extra costi. Costi che potrebbero essere dovuti anche alla errata gestione delle persone coinvolte, come ci ha insegnato Cynthia Raffaelli nel workshop “Leadership Gentile”.
Particolare attenzione è stata anche dedicata alla gestione delle persone, del loro carico di lavoro e del loro coinvolgimento nel progetto sfruttando sia la tecnologia che metodi di lavoro.
Roberto Bicchierai e Silvia Chelazzi ci hanno mostrato come una gestione consapevole del carico di lavoro e monitoraggio delle attività permetta di efficientare al massimo le risorse a disposizione del progetto.
Mentre Cynthia Raffaelli, David Trotti e Cinzia Xodo hanno ribadito, grazie ai loro interventi, come sia sempre più importante mantenere il focus sulle relazioni umane e far evolvere metodi di leadership per affrontare qualsiasi cambiamento tecnologico. Cambiamenti tecnologici che sono sempre più legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Oggi è innegabile che l’IA fornirà strumenti sempre più potenti per diversi aspetti:
- Strumenti avanzati per l’analisi dei dati, permettendo di prendere decisioni più informate e basate su dati in tempo reale.
- Automazione dei processi, che riduce il lavoro manuale e aumenta l’efficienza operativa.
- Ottimizzazione delle operazioni, migliorando la gestione delle risorse e i tempi di consegna dei progetti.
Per questo il project manager se vuole mantenere il suo ruolo di leader strategico, integrando innovazione e dinamiche umane, dovrà necessariamente formarsi su tali strumenti ed essere pronto ad integrarli nel suo lavoro quotidiano.
“Ci sono opinioni diverse: alcuni vedono l’IA come un’opportunità, altri come una minaccia. Questo dibattito è fondamentale per capire come l’IA potrà entrare nella ‘cassetta degli attrezzi’ del project manager”.
Emanuele Remediani, docente accreditato da oltre 10 anni presso l’Istituto Italiano di Project Management – ISIPM.
Prove evidenti di quanto appena detto sono state evidenziate negli speech di Marco Caressa, Massimo Pirozzi, Daniele Rimini e Antonio Nieto-Rodriguez, che, attraverso reali case study, hanno mostrato come l’IA e i Large Language Models (LLM) possano essere utilizzati per ottenere un vantaggio competitivo, accelerando i cicli di delivery, migliorando la soddisfazione del cliente e riducendo i costi.
Per concludere, l’edizione 2024 del PMexpo, in linea con le 13 precedenti, ha offerto una panoramica completa su temi chiave come l’agilità organizzativa, la gestione dei rischi, la digitalizzazione dei processi e la leadership nei progetti complessi, dando modo al project manager, come sottolineato da Oscar Farinetti (Fondatore di Eataly e Unieuro), di iniziare a prendere le giuste decisioni per affrontare con successo qualsiasi progetto del terzo millennio.