Daniel Casarin – Imprenditore ed analista indipendente, si dedica al mondo della comunicazione, del marketing, del business design e della trasformazione digitale.
“L’Italia arriva all’attuale rallentamento in ottima salute”. Lo afferma il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio.
Ma se non avete già avuto modo di leggere le nuove previsioni per il 2024 dell’Economist, vorrei fare un rapido approfondimento delle principali:
- Le banche centrali, inclusa la Federal Reserve americana, si prevede inizieranno a ridurre i tassi di interesse.
- L’IA avrà sempre più visibilità e inizierà a generare entrate per gli investitori.
- Il consumo di energia rinnovabile aumenterà dell’11%, raggiungendo un nuovo massimo. I combustibili fossili continueranno comunque a soddisfare oltre i quattro quinti della domanda energetica globale.
- I ricavi nel settore pubblicitario si prevede aumenteranno del 5%, grazie alle elezioni presidenziali americane e ai grandi eventi sportivi come le Olimpiadi di Parigi.
- Il turismo internazionale supererà l’incertezza geopolitica ed economica per creare entrate record pari a 1,5 trilioni di dollari, alimentate dai prezzi elevati e dalla voglia di viaggiare post-pandemia.
- Il mondo che sta invecchiando investirà pesantemente nella salute. Con circa una persona su dieci di età pari o superiore a 65 anni. L’assistenza sanitaria rappresenterà un decimo del PIL globale.
La conseguenza per i responsabili e chi dirige un’azienda è chiara: è più importante una strategia che un programma.
Ogni impresa vive nel rischio incessante, in un contesto che impone una metamorfosi da semplici pianificatori a strategisti visionari, armati di un pensiero sistemico e di un orecchio incline all’ascolto. A partire dai competitor, fino ad allargare a tutti i segnali di mercato. In questo scenario, la flessibilità cognitiva diventa non solo un’abilità desiderabile, ma una necessità vitale.
Adv Media Lab e Ayros: insieme per diffondere nuove conoscenze e (buone) idee nell’attuale mondo aziendale
Così comprendiamo come sia utile guardare alla necessità di attivare “architetti delle organizzazioni”, in grado di progettare e gestire tecnologie, lavoro e organizzazioni in funzione di obiettivi di lunga durata e partendo dalla strategia. Una figura che collabora per definire e progettare la giusta combinazione di strutture ed elementi, delineando una visione in una piattaforma flessibile e integrata. Per i più attenti, questa attività porterà il passaggio dall’industria 4.0 a quella 5.0, segnando l’avvento dell’era dei prodotti servitizzati, una trasformazione inarrestabile sostenuta anche dalla necessità di soddisfare i bisogni sempre più intangibili delle nuove generazioni, in definitiva una nuova opportunità per l’economia italiana.
Armata di una visione lucida e un set di metriche rigorosamente selezionate, proponiamo alle aziende di considerare i seguenti passaggi critici:
- Valutare la posizione attuale della propria azienda
- Definire un percorso verso il punto ottimale
- Lavorare per una maggiore semplificazione di processo