Come imprenditore del settore digitale devo ammettere che il mio più grande debole ce l’ho per le edizioni della Kogan Page.
Mai scontate e superficiali, originali soprattutto, complete e ricchissime di spunti. A mio parere tra le edizioni migliori in circolazione.
“Building the Agile Business Through Digital Transformation” di Neil Perkin e Peter Abraham è stata una delle ultime letture. L’edizione è di altissimo valore per il settore. Lussuoso nelle intuizioni. Chiaro e piacevole nella struttura e nell’esposizione. Aggiungerei opulento nelle fonti.
Oggi mi capita di notare come la maggior parte delle imprese ancora ha difficoltà enormi ad ottenere benefici dagli investimenti nella trasformazione digitale. Mentre altre ne conseguono enormi guadagni. Un gap altissimo. Soprattutto nelle PMI nostrane. I benchmark rimangono le corporazioni, nonostante grazie ad una semplice visione e framework è possibile attivare strutture di ricerca e sviluppo in piccole organizzazioni, le quali necessiterebbero già di loro di un approccio agile in grado di applicare soprattutto in area sviluppo (quindi comunicazione, marketing, sales) pianificazione, progettualità, velocità e flessibilità.
Un lavoro veramente fino per una seconda edizione molto approfondita e organizzata a regola d’arte nelle sue parti: Agile business, Fast, Focused, Flexibiity e Start small, scale fast anche the transformation journey.
Ogni aspetto dell’argomento (tra agile e digital transformation), nonostante possa aprire vere e proprie voragini di nuovi aspetti da trattare è curatissimo. Oltre ad offrire spunti tecnici di riflessione veramente eccezionali, in “Building the Agile…” è possibile trovare potenti strumenti pratici e “blueprint” pronti all’uso per tutti quegli imprenditori, manager e responsabili dell’innovazione in cerca di metodo professionale e soprattutto più o meno garanzie di successo.
“Building the Agile Business Through Digital Transformation” è un’edizione che raccoglie e approfondisce su larga scala le sfide tra le più consistenti in ambito organizzativo attuale, da un lato l’evoluzione di un’azienda in agile e come la trasformazione digitale si interseca con questo modello organizzativo. Visto che i due concetti sono profondamente legati.
Il concetto di fondo, riportato anche dai due autori inglesi, è estremamente di ordine architetturale, più che tecnico o ingegneristico. Di visione ma anche di disciplina organizzativa e procedurale.
È chiaro che se è necessario raggiungere determinati obiettivi è fondamentale che esista questa architettura in grado di supportare missione, condivisone, trasparenza, integrazione e normalizzazione di dati (lontano dai tradizionali silos). Questo è l’unico modo per implementare risorse tecnologiche e di dati necessarie a creare un’impresa agile, o meglio, destinata ad avere ancora un futuro.