Daniel Casarin – Imprenditore ed analista indipendente, si dedica al mondo della comunicazione, del marketing, del business design e della trasformazione digitale.
Nell’ultimo anno le sperimentazioni dei brand nel Metaverso sono state dozzine, dalla creazione di giochi ed eventi come concerti e sfilate di moda, all’investimento in NFT e altro ancora.
Da quando Zuckerberg ha annunciato il rebranding di Facebook in Meta, si è registrata un’intensificazione delle attività dei brand all’interno di mondi virtuali. Eppure il concetto di Metaverso non è affatto nuovo: già nel 2018 alcuni brand del lusso avevano iniziato a creare capi di abbigliamento per gli avatar.
Restano pochi dubbi sul fatto che il Metaverso incarnerà l’Internet del futuro e che molti dei potenziali clienti si troveranno lì. Questo significa che i brand devono iniziare a capire come posizionarsi e portare valore al proprio pubblico in un ambiente completamente nuovo.
Punti chiave:
Come essere rilevanti nel Metaverso
Come dare spazio alla creatività per raccontare il brand mostrandone l’offerta in modo innovativo ed interattivo
Rischi e benefici di essere pionieri nel Metaverso
I casi studio sono ancora pochi ed il Metaverso non si è nemmeno del tutto concretizzato, ma possiamo iniziare a muovere i primi passi usando quello che già conosciamo.
In questo articolo parleremo di:
Guida completa per il metaverso
Quando si parla di metaverso non ci si riferisce a una moda passeggera o a un servizio dal futuro incerto, ma ad un ecosistema digitale supportato e condiviso da alcune tra le più grandi aziende del settore informatico e tecnologico.
Modi per essere rilevanti nel Metaverso
Il Metaverso ha appena iniziato la sua ascesa e non sappiamo ancora bene in che misura e come cambierà la nostra quotidianità. Molto di quello che si conosce attualmente è merito del gaming, che ha contribuito ad abituare gli utenti agli spazi virtuali.
Piattaforme come Roblox, Fortnite, Decentraland, The Sandbox e altre ancora, consentono ai membri delle community di creare i propri spazi, di giocare, investire e guadagnare. I brand hanno compreso che al momento la maggior parte del pubblico dei metaversi si trova su queste piattaforme e si sono appoggiati ad esse per iniziare a creare la loro presenza nel Metaverso.
Come nel mondo fisico, nel nuovo mondo virtuale non basta essere presenti, ma è necessario essere rilevanti. La rilevanza per un brand può significare molte cose ed è indissolubilmente legata alla sua identità e al pubblico a cui si rivolge. Tuttavia, esistono principi validi per ogni brand , grazie ai quali distinguersi sia dentro il Metaverso sia fuori:
Essere empatici
Essere inclusivi
Esaminiamoli.
Nel nuovo mondo virtuale non basta essere presenti, ma è necessario essere rilevanti, empatici ed inclusivi.
Essere empatici
Un recente documento dal titolo Virtual Reality Improves Emotional but Not Cognitive Empathy: A Meta-Analysis pubblicato nella rivista dell’American Psychological Association “Technology, Mind, and Behavior”, parla di alcune esperienze di realtà virtuale che sono in grado di accrescere l’empatia tra le persone.
Secondo questa ricerca il Metaverso può essere il luogo in cui allenare l’empatia emotiva , ovvero la capacità di condividere i sentimenti di un’altra persona, creando delle esperienze che portino ad immedesimarsi nel prossimo, umano o animale che sia (nel mondo virtuale è consentito identificarsi in avatar non umanoidi).
Lavorando su tale aspetto, i brand che vogliono appoggiare delle cause sociali avrebbero modo di simulare delle situazioni relative a una particolare tematica per poi lasciare che gli utenti testino dall’interno le conseguenze positive o negative di alcuni comportamenti o decisioni.
Altri brand che hanno elevate probabilità di trarre vantaggio dai mondi virtuali e dal gioco dell’immedesimazione sono tutti quelli legati all’intrattenimento o al lusso, per i quali la vendita del prodotto è indissolubilmente legata all’esclusività dell’esperienza.
Immagina di essere una grossa catena di hotel di lusso che ha appena inaugurato altri due alberghi in due grandi capitali e di volere promuoverli a un target di potenziali clienti offrendo loro un tour totalmente immersivo per convincerli a provare l’esperienza di persona.
La stessa modalità potrebbe essere adottata, e in molti casi è già stato fatto, per la vendita al dettaglio, sempre nel settore del lusso, attraverso la riproduzione di negozi virtuali nei quali si può provare la merce e interagire con gli addetti alle vendite esattamente come nella realtà.
Il bello del Metaverso risiede nel fatto che l’utente può scegliere di empatizzare con chi o cosa preferisce e vivere l’esperienza da più punti di vista. Di certo si tratta di una grande opportunità per i brand di raccontarsi da più prospettive, a seconda degli obiettivi, che siano essi commerciali o legati a tematiche concernenti il bene comune.
In sintesi, giocarsi la carta dell’empatia può rivelarsi costruttivo sotto diversi aspetti, tra i quali:
Contribuire all’adozione di comportamenti sociali caratterizzati da una maggiore attenzione per il benessere degli individui e dell’ambiente
Vivere il brand dall’interno e sollecitare l’identificazione in un determinato sistema di valori o stile di vita
Rafforzare il legame di fedeltà con il brand (potendolo apprezzare più da vicino)
Ecco perché è necessario iniziare a chiedersi come entrare di più in empatia con il tuo cliente e con i suoi desideri , realizzando nel Metaverso mondi che rappresentino lui e la mission del tuo brand.
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Essere inclusivi
Una delle caratteristiche primarie del Metaverso, è che gli utenti hanno l’opportunità di esprimersi liberamente e di creare vite che non sarebbero possibili nella realtà.
Se da un lato vuol dire trovarsi di fronte ad un mondo più inclusivo che consente di assumere qualunque forma si voglia senza che l’aspetto inneschi gli stessi giudizi, talvolta preconcetti, che conosciamo nel mondo fisico, dall’altro esistono alcuni scogli che vanno necessariamente rimossi se si auspica un Metaverso accessibile a tutti e capace di valorizzare le differenze.
Partiamo dai costi e dalla banda larga. I costi dei dispositivi potrebbero essere insostenibili per gli utenti che abitano in alcune zone del mondo e questo li escluderebbe dal Metaverso. Per quanto riguarda la banda larga , necessaria a ottenere una connessione abbastanza potente da elaborare velocemente il traffico di dati prodotto nel mondo 3D, purtroppo oggi esistono ancora disparità importanti che, se non risolte, rischiano di creare nuove disuguaglianze.
L’altro aspetto riguarda la sostenibilità di spesa per i brand che decidono di investire. Come nel mondo reale il costo dei “territori” nel Metaverso dipende dalla grandezza e dal prestigio del luogo. Attualmente, piccoli e grandi investitori si stanno affrettando per ottenere gli spazi migliori al minor costo, ma quando il mercato crescerà e i prezzi aumenteranno le imprese più piccole o nate da poco saranno svantaggiate.
Alla luce di quello che abbiamo fin qui scritto, cosa significa per i brand già presenti nel Metaverso essere inclusivi? In realtà, nelle esperienze e opzioni sperimentate sulle piattaforme di realtà virtuale si riscontra una mancanza di elementi che sono essenziali per riprodurre la varietà presente nel mondo fisico.
Generi, etnie ed eventuali disabilità non sono ancora adeguatamente rappresentate e uno dei modi per i brand di manifestare inclusività nel Metaverso è quello di impegnarsi a dare spazio alla diversità nelle sue sfumature, cercando di creare un ambiente in cui tutte le categorie di persone si sentano accolte e riconosciute.
A tal proposito, proprio in occasione della giornata internazionale dedicata alle donne, The Sandbox ha instaurato una partnership con la World of Women Foundation , nata per promuovere l’inclusività e le pari opportunità nel mondo degli NFT. L’obiettivo della collaborazione è incentivare le donne a partecipare alla vita nel Metaverso.
Il percorso che porterà al raggiungimento del traguardo si svilupperà attraverso quattro principali iniziative:
Sostenere artiste e finanziare i loro progetti
Educare i nuovi utenti
Dare rilevanza alle cause femminili
Impegnarsi in iniziative benefiche
Altro caso virtuoso ha come protagonista il Gruppo Procter & Gamble e nello specifico il brand Venus che ha realizzato la campagna My Skin, My Way nella quale i suoi avatar possono presentare prototipi di pelle caratterizzati da lentiggini, smagliature, acne e altre imperfezioni.
Collaborazioni e campagne di questo tipo dimostrano come i brand hanno l’occasione di contribuire alla costruzione di un Metaverso equo e inclusivo fin dall’inizio , promuovendo valori potenzialmente rilevanti per il proprio pubblico di riferimento.
Cosa significa per i brand già presenti nel Metaverso essere inclusivi? Impegnarsi a dare spazio alla diversità nelle sue sfumature, cercando di creare un ambiente in cui tutte le categorie di persone si sentano accolte e riconosciute.
Esprimere creatività: giochi e prodotti per avatar
Giochi e prodotti per avatar si configurano come espedienti particolarmente sfruttati dai brand per promuovere i loro prodotti e servizi nel Metaverso. In particolare, Animal Crossing: New Horizon e Fortnite rientrano tra le piattaforme più utilizzate.
Nel 2020, durante la pandemia, Sentosa Development Corporation ha ricreato la sua isola turistica di Singapore su Animal Crossing e invitato i giocatori ad esplorare le sue attrazioni tematiche e a praticare lezioni di yoga virtuali mentre si trovavano costretti in casa.
Sempre sulla stessa piattaforma, Deliveroo ha assunto un gruppo di motociclisti per consegnare dolcetti e altre delizie virtuali ai giocatori di Animal Crossing insieme a codici sconto da spendere per le ordinazioni nella vita reale.
Altri esempi degni di nota riguardano brand che offrono prodotti o servizi che mal si sposano con una logica di gaming. È il caso dello sforzo creativo di DBS, una banca che ha riprodotto su Fortnite un iconico night club di Singapore per promuovere la propria carta di credito , dandole lo stesso nome del locale virtuale.
Modelli di creatività nel Metaverso , già molto citati, sono quelli di Burberry e Balenciaga , due importanti brand di abbigliamento e accessori di lusso.
Burberry e Honor of Kings
Burberry ha di recente portato le sue creazioni nel gioco Honor of Kings. La protagonista è l’avatar Yao, che veste gli abiti creati dalla maison londinese. I fan interessati ai capi che lei indossa possono andare sul sito o in qualsiasi punto vendita del brand e acquistarli.
La partnership tra il brand e il videogioco prende spunto dal rapporto tra uomo e natura , tema al quale Burberry attribuisce da sempre grande importanza e che trova affinità con lo spirito dell’eroina Yao. Sfruttando la creatività del gioco nel Metaverso, Burberry cerca di regalare alla propria community un’esperienza d’acquisto immersiva , in un mondo incantato, comunicando i suoi valori strutturali in modo innovativo.
In più, la collaborazione con il videogioco offre l’opportunità di incontrare un nuovo pubblico di potenziali clienti , giovani e avvezzi all’uso della tecnologia.
Balenciaga e Fortnite
Nel 2021 Balenciaga approda nel Metaverso di Fortnite con una linea di abbigliamento e accessori e una serie di altri “oggetti” , come deltaplani o piccioni, da usare durante le sfide in battle royale, la modalità principale del videogioco per la quale i giocatori per combattere devono reperire le loro armi.
Contemporaneamente Balenciaga lancia una linea per il mondo reale, connessa a quella virtuale e dedicata ad Epic Games , da subito acquistabile sul sito ufficiale. Per il lancio della campagna il brand realizza un negozio virtuale all’interno del gioco dove gli utenti hanno la possibilità di provare i costumi della collezione e osservare gli abbinamenti scelti dagli altri giocatori.
Quello di Balenciaga è uno dei tanti esempi di come il Metaverso sia in grado di offrire alle case di moda, non necessariamente di lusso, interessanti opportunità di guadagno attraverso la vendita di oggetti virtuali per gli avatar, acquistabili poi nel mondo reale.
Potrebbe essere addirittura possibile che tra qualche anno i beni digitali assumano un’importanza pari o maggiore ai beni reali e che le collezioni vengano lanciate direttamente nel Metaverso per testare le preferenze del pubblico e decidere i capi che vale davvero la pena produrre.
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Investire nel mercato degli NFT
Il mercato degli NFT ha acquistato popolarità nell’ultimo anno e diversi brand hanno iniziato a vendere versioni digitali dei loro prodotti a un prezzo superiore rispetto a quello fisico.
Tra i casi che hanno attirato di più l’attenzione di utenti e ricercatori nel settore del marketing troviamo quello di Coca-Cola che a luglio 2021 ha lanciato la sua collezione di NFT fatturando più di 575.000 dollari durante un’asta online. L’azienda ha fatto leva sul potere del brand per una causa di beneficenza e nel giro di appena 72 ore è riuscita ad accumulare una cifra notevole.
La Senior Director di Coca-Cola Global Strategy, Oana Vlad, ha sottolineato come il passaggio al Metaverso sia un’occasione per il brand di ricreare nel mondo virtuale l’atmosfera di ottimismo che Coca-Cola si impegna a trasmettere nella vita reale. Non a caso l’asta è stata lanciata in occasione della giornata mondiale dedicata all’amicizia e il vincitore dei quattro NFT ha ricevuto a casa un frigorifero fisico pieno di bottiglie di Coca-Cola e altri prodotti.
Un altro esempio di investimento in NFT è quello del brand di moda Louis Vuitton, con il gioco Louis , lanciato in occasione dei 200 anni dalla nascita del fondatore.
Il gioco permette di esplorare l’eredità della maison e di raccogliere dei token (in forma di candele) necessari ad attraversare i vari livelli. Distribuiti all’interno dei livelli si trovano i 30 NFT da collezione di Louis Vuitton, che i giocatori possono raccogliere in un portafoglio digitale a cui potranno accedere solo alla fine dell’anno.
L’obiettivo della casa di moda è utilizzare il Metaverso e gli NFT per mantenere i vecchi clienti e conquistarne di nuovi coinvolgendoli in percorsi interattivi che consentono di esplorare le collezioni in modo divertente. Offrendo la possibilità di rimodellare oggetti da collezione di vario tipo, gli NFT rappresentano per i creatori un veicolo di espressione personale e di guadagno dal grande potenziale.
Nonostante si tratti di un mercato in espansione, si può dire che siamo ancora in una fase sperimentale e che bisognerà col tempo sviluppare strategie più mirate, connesse ad obiettivi specifici.
Adv Media Lab e Ayros: insieme per diffondere nuove conoscenze e (buone) idee nell’attuale mondo aziendale
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In vista di una crescita del Metaverso e del mercato legato alle criptovalute e agli NFT, si fa sempre più necessario per le imprese uno sforzo per comprendere questo mondo e capire quali prospettive può offrire.
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“Il Metaverso incarnerà l’Internet del futuro e molti dei potenziali clienti si troveranno lì. Si fa sempre più necessario per le imprese uno sforzo per comprendere questo mondo e capire quali prospettive può offrire.”
Entrare per primi nel Metaverso: vantaggi e svantaggi
Le applicazioni nel Metaverso non devono avere necessariamente una finalità commerciale. Possono servire per simulazioni di vario tipo all’interno di ambienti aziendali o ospedalieri , per studiare e collaudare nuove tecniche con rischi e costi contenuti.
Di questo parere sono per esempio le società tecnologiche Nvidia e Microsoft. Quest’ultima, in particolare, sta collaudando i suoi servizi cloud nel Metaverso mediante la piattaforma Mesh per dare modo agli avatar di inserirsi negli ambienti di lavoro.
Nel fissare gli obiettivi della propria attività nel Metaverso , per trarre vantaggio dalla nuova tecnologia e ottenere risultati validi, è importante che ogni brand trovi la sua personale strada.
Ad ogni modo, essere pionieri comporta, come per qualsiasi nuova esperienza, vantaggi e rischi. Entrare per primi nel Metaverso vuol dire risultare più originali agli occhi del pubblico di destinazione e poter sfruttare i vantaggi di un mercato non ancora saturo. Le informazioni a disposizione, tuttavia, sono ancora limitate, i casi studio e i modelli di successo rari e, soprattutto nel caso delle piccole e medie imprese, la decisione di restare a guardare per paura di non veder decollare il proprio progetto è comprensibile.
Tuttavia, ci sono alcune mosse che puoi fare in questo momento per portare il tuo brand nel Metaverso , partendo col piede giusto.
Studia il tuo pubblico
La prima cosa che devi chiederti, come per qualsiasi altra strategia di marketing consolidata, è chi sono i tuoi clienti, quanti anni hanno, da dove vengono, cosa preferiscono e quali sono le loro abitudini d’acquisto.
Altre informazioni cruciali riguardano l’eventuale frequentazione del Metaverso : quante ore al giorno, quali sono le applicazioni più usate. Sapere in quale Metaverso si trova il tuo pubblico ti permetterà di scegliere partner appropriati e di lanciare la tua idea sulle giuste piattaforme.
Osserva i concorrenti
Guarda cosa stanno già facendo imprese simili alla tua. Segui le loro iniziative, raccogli i dati e studia la risposta del pubblico. Chiediti se puoi prendere spunto da quelle idee, cosa puoi fare meglio per distinguerti dalla concorrenza.
Discuti con il tuo team e prova a creare il progetto adatto alle esigenze della tua azienda. Inizia gradualmente a costruire la tua offerta nel Metaverso continuando ad osservare, imparare, sperimentare. Cerca applicazioni che ti permettano di testare procedimenti già in atto nella tua impresa, per verificare se l’ingresso nel mondo virtuale può aiutarti a raggiungere più velocemente e in modo sostenibile determinati traguardi.