Michael Lelli – Appassionato dell’universo informatico fin da piccolo e specializzato in area SEO da 10 anni.
L’arrivo di SearchGPT influenzerà la SEO? Cambierà il modo di navigare? Scopri come potrebbe cambiare la ricerca sul web con l’arrivo delle IA!
Le IA stanno diventando sempre più importanti nel mondo delle ricerche web. Questo è un dato oramai affermato con il 2024 che si porta dietro un 10% di ricerche organiche provenienti dalle intelligenze artificiali.
L’evoluzione dei motori di ricerca che hanno integrato l’IA al loro interno sta cambiando la SEO e questo dovrà portare a delle nuove considerazioni per il 2025. Esploriamo come cambierà il modo di ricerca partendo dal nuovo nato in casa OpenAI.
Cos’è SearchGPT e come funziona
SearchGPT è il nuovo motore di ricerca sviluppato da OpenAI e, allo stato attuale, è un prototipo in fase di test. Dopo averlo testato abbiamo la possibilità di parlarvi della nostra esperienza.
Al momento OpenAI ha deciso di invitare circa 10.000 utenti al testing , eseguendo un lancio “controllato” . Questo permetterà di perfezionare il sistema prima di rilasciarlo. Tuttavia, il previsto lancio di metà settembre è stato rimandato a “data da destinarsi” .
Il nuovo motore di ricerca dovrebbe unire la potenza dei motori di ricerca con la capacità di elaborazione dei modelli GPT. Oltre ad offrire i link verso i website, offre anche risposte dettagliate a domande complesse.
Questo porta la ricerca per intenti ad un nuovo livello, concentrandosi fortemente sulle ricerche informazionali . In base alla ricerca utente, si nota immediatamente come quasi tutte le risposte siano correlate a keyword informazionali.
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Le differenze tra SearchGPT e Google
Nel corso del testing abbiamo utilizzato le medesime keyword per capire come effettivamente lavora SearchGPT rispetto a Google . Una delle prime cose che risalta subito all’occhio è la semplicità dell’interfaccia utente che risulta meno confusionaria rispetto a quanto siamo abituati.
Tuttavia, questo non lo rende al momento un vero rivale. Le sue funzioni sono molto semplici ma presenta alcune caratteristiche utili:
Riesce ad essere più sintetico nell’informazione;
Si possono ottenere risposte direttamente senza visitare altri website ;
La SERP risulta più pulita e di facile navigabilità ;
I media sono meno invasivi .
Quello che emerge è che, essendo una versione di prova e con pochissimi dati, SearchGPT è ancora distante anni luce sulla ricerca tradizionale. Anche lato qualità della SERP, il motore di OpenAI mostra una media di 10-13 risultati con molti doppioni al suo interno.
Eseguendo ricerche locali o transazionali la differenza è molto elevata. A differenza di Google ci siamo trovati spesso ad informazioni vecchie e con diversi errori.
Ad esempio, cercando un volo da Milano per Londra ci venivano proposti voli da Roma o da Parigi e con prezzi non aggiornati. Anche le notizie risultano vecchie , compresi contenuti anche del 2022.
Quello che risalta all’occhio è come, su quasi tutte le ricerche, ci sia una predominanza di website che usano keyword navigazionali anche su ricerche transazionali. Questo è dovuto al fatto che, al momento, SearchGPT non fa distinzioni tra query a coda lunga o query corte.
Alla fine dell’analisi, quello che notiamo, è che il motore di OpenAI è ottimo nel racchiudere molte informazioni in poco tempo. Tuttavia, molte volte ha ancora delle allucinazioni dovute al mancato aggiornamento dei database.
Le similarità tra SearchGPT e Bing
Al contrario di Google, Bing è molto più simile a SearchGPT soprattutto per i risultati nella SERP. I due motori condividono l’indice delle informazioni e dunque troveremo il 73% delle informazioni identiche. Il motivo probabilmente è legato al fatto che Microsoft possiede il 49% delle azioni di OpenAI, tendendo così ad aiutarlo in queste fasi.
Come Bing, anche il motore di OpenAI tende a non essere costantemente aggiornato e ad avere spesso informazioni non sempre aggiornate. Tuttavia, in entrambi i casi il grado di personalizzazione è elevato e si basa molto di più sulle passate ricerche degli utenti rispetto a Google.
Il fattore principale delle ricerche è legato alla minor potenza di scansione del crawler, rispetto a Google, e al minor numero di website indicizzati. Spesso, soprattutto in Europa, i crawler di ChatGPT e di Bing vengono addirittura bloccati dai robots.txt e questo non permette di formarli.
Dati alla mano, il 26% dei website che non ricevono traffico da Google risultano invece presenti su SearchGPT e su Bing, aprendo così nuove porte alla possibilità di comparire a nuovi possibili utenti.
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Michael Lelli e Daniel Casarin
Webinar & Live Q&A – 25 gennaio
Come cambierà la SEO?
SearchGPT rappresenta un cambiamento significativo pur con i suoi attuali difetti. Le ricerche sono più snelle, mirate e prive di pubblicità. Il dubbio principale è correlato ai flussi di navigazione e come una risposta aggregata possa ridurre la navigazione verso un website.
La prima domanda che sorge, infatti, è: “Se il website compare nella risposta aggregata, come posso convertire l’utente in cliente?”
Questa dinamica, che abbiamo affrontato anche nell’ articolo sui SEO Trends del 2025 ,diventerà vitale una volta che il motore di OpenAI diverrà di dominio pubblico.
L’ipotesi più plausibile è che, grazie alle nuove IA, la SEO diverrà sempre più presente in ogni strategia e diverrà perno principale delle attività di un’azienda che vuole comparire sul web. Attuare quindi una strategia omnicanale , che vada ad ottimizzare anche i social o le piattaforme video, sarà sempre più obbligatoria nel prossimo futuro.
Il futuro della ricerca è conversazionale?
Sempre parlando di futuro, la nascita delle AI e il grande utilizzo della ricerca vocale porteranno la ricerca ad un livello più conversazionale .
La ricerca conversazionale, dove l’IA non fornisce solo informazioni, ma interagisce direttamente e attivamente con l’utente, sembra essere la prossima grande rivoluzione del settore. Un’interazione più fluida e dinamica potrebbe rendere la ricerca online più efficiente , accurata e, soprattutto, personalizzata.
Rispetto alle parole chiave tradizionali, quelle conversazionali sono più lunghe e specifiche. Arrivano anche a 5-6 parole e sono efficaci, al momento, per rivolgersi ad un pubblico di nicchia. Ad oggi hanno volumi di ricerca inferiori, ma l’avvento di SearchGPT potrebbe portare ad un cambiamento notevole nel prossimo futuro.
Creare articoli che puntino alla conversazione diretta verso il lettore, puntando su frasi che mirano a catturare l’essenza della query stessa , sarà l’argomento centrale delle prossime strategie SEO.
Oltre le tendenze: IA, SEO e content marketing
Michael Lelli, Daniel Casarin e Denis Baldi
Webinar & Live Q&A – 14 settembre
Perché è importante rimanere aggiornati sulla SEO
La SEO sta attraversando un periodo di grande cambiamenti. Siamo passati, in pochi anni, da backlink e keyword ad una vera e propria disciplina con infinite regole.
Gli algoritmi e motori di ricerca sono in costante aggiornamento e l’arrivo di nuove realtà sta facendo compiere enormi salti alla ricerca organica. Le nuove tendenze SEO, inoltre, tendono spesso a migliorare l’esperienza dell’utente a 360°, non solo lato lettura.
Un website aggiornato avrà maggiori possibilità di attrarre un nuovo pubblico costantemente e, dato che l’utente è arrivato grazie ad una ricerca, sarà quasi sempre un pubblico caldo .
Per questo gli specialisti di Adv Media Lab sono sempre aggiornati sulle ultime tecnologie e sulle novità della SEO. Fai analizzare il tuo website richiedendo una consulenza gratuita e scopri come migliorare il tuo traffico e il tuo pubblico.