Daniel Casarin – Imprenditore ed analista indipendente, si dedica al mondo della comunicazione, del marketing, del business design e della trasformazione digitale.
Se stai leggendo questo contenuto è perché hai finalmente realizzato che la SEO (search engine optimization) è un lavoro a tempo pieno. Sbaglio? No, come non sbaglio se affermo che richiede impegno, dedizione, costanza, molte revisioni e ragguardevoli risorse, tecnologiche e umane. Queste ultime devono essere scrupolosamente e costantemente formate, cosa che richiede tempo, doti organizzative e denaro.
Se quello che cerchi sono risultati di prim’ordine, sono molte le regole da seguire. Prendere o lasciare. Ma vista l’importanza che la SEO riveste e rivestirà in futuro, ti consiglio di premere sull’acceleratore e dimenticare il pedale del freno.
Punti chiave dell’articolo:
Una panoramica sulla SEO: stato dell’arte e caratteristiche. Di cosa si parla quando si parla di SEO? Ormai chiunque ha colto l’importanza della SEO per il marketing, ma non tutti ne hanno compreso la complessità. Rivolgersi a esperti e professionisti è ormai una necessità. In questo contenuto ci addentreremo nella giungla della SEO, esaminandone aspetti principali e strategie.
Va dove ti porta la SEO: i trend per il 2021. SEO e futuro. La trasformazione digitale non risparmia niente e nessuno, rinnovando completamente il volto del marketing. Analizziamo insieme le ultime tendenze SEO.
Come e perché scegliere un partner per la strategia SEO. Quali sono i criteri fondamentali per scegliere un’azienda SEO e non un altra? Quali gli errori da non commettere nella scelta di un’azienda SEO? È meglio fidarsi dell’esperienza o delle promesse?
Sono molte le responsabilità che gravano sulle tue spalle nell’era della trasformazione digitale e in futuro non faranno che aumentare. Al giorno d’oggi gestire un’azienda richiede competenze trasversali e differenziate, abilità eterogenee che mettono capo alla necessità di arruolare figure professionali assai diverse tra loro. Meglio mettersi l’anima in pace: fare tutto da soli o assistiti da pochi fedelissimi non è più possibile. Affidarsi a partner e collaboratori esterni è necessario. La SEO non fa eccezione.
L’alba del digitale è luminosa e traboccante di promesse, ma esige fatica, sacrificio e considerevoli risorse.
Un’azienda SEO degna di questo nome ha indole proattiva ed è aggiornata sugli ultimi trend del mercato, realizza strategie efficaci e ad hoc per ogni tipo di brand.
Se ti stai chiedendo come scegliere un partner che mantenga davvero le promesse, leggi questo contenuto fino alla fine.
In questo articolo ci occuperemo di:
Valuta le performance del tuo website
Insieme analizziamo il rendimento del tuo sito web e ti aiutiamo a capire dove migliorarlo.
Stato dell’arte della SEO
La SEO è una delle principali protagoniste di questa nostra epoca di transizione digitale.
SEO sta per Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca), e fa riferimento a qualunque sforzo messo in atto per aumentare la quantità e la qualità del traffico verso un sito web. Risultati positivi si traducono in un migliore posizionamento di quest’ultimo tra i risultati dei motori di ricerca.
Ma analizziamo meglio i diversi aspetti:
Miglioramento qualità del traffico. Puoi attirare sul tuo sito il mondo intero, ma se Google ti presenta come un esperto di dispositivi per ufficio Lexmark e tu sei un contadino che vende cetrioli, quello che ricevi non è traffico di qualità. Devi attirare utenti veramente interessati ai prodotti / servizi che offri.
Aumento quantità del traffico. Se ad atterrare sul tuo sito sono le persone giuste, allora ben venga un volume di traffico maggiore. Posizionarsi meglio nella SERP (Search Engine Results Pages, ovvero “pagina dei risultati di un motore di ricerca”) serve proprio a questo.
Aumento del traffico di ricerca organico. Gli annunci a pagamento costituiscono una parte davvero significativa di molte SERP. Sono spesso efficaci ma hanno lo svantaggio di alleggerirti il portafoglio. Con traffico organico si intende invece tutto il traffico che non paghi. L’espressione traffico di ricerca organico si riferisce dunque a tutto il traffico non pagato proveniente dalla SERP.
Ma cosa c’è dietro ai magici elenchi di link che ci compaiono davanti agli occhi quando cerchiamo una parola su Google o qualunque altro motore di ricerca? Per spiegarlo occorre introdurre un nuovo attore: il crawler.
Ma cos’è un crawler? Il crawler (o web crawler, spider o robot) è un software che analizza i contenuti di una rete o di un database in maniera automatizzata, di solito per conto di un motore di ricerca.
I crawler sono il motivo per cui browser come Google, Bing, Yahoo e DuckDuckGo forniscono risultati di ricerca sempre aggiornati.
Questi bot attraversano continuamente la rete come ragni, raccogliendo informazioni e creando indici grazie a un algoritmo che abbina i dati raccolti alle query di ricerca.
Con quest’ultima espressione si intende l’insieme delle parole chiave con cui un utente esprime un’intenzione di ricerca sul web (search intent).
Ottimizzare un contenuto significa far sì che i motori di ricerca lo indicizzino in maniera corretta e mirata, “recapitandolo” a tutti gli utenti interessati a vederlo.
L’interpretazione della query di ricerca da parte del browser è fondamentale in questo processo, ed è uno degli aspetti su cui si stanno concentrando gli sviluppatori dei motori di ricerca e gli esperti SEO.
L’ottimizzazione può assumere molte forme, che andremo ad esaminare nel corso del contenuto. Una volta fatto, avrete più chiaro perché è meglio affidarsi ad un’azienda SEO esterna per la gestione della SEO.
Di cosa parliamo quando parliamo di SEO
Prima di capire come scegliere un’azienda SEO, addentriamoci un poco nel magico mondo della SEO. Abbiamo detto che SEO sta per Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca), e che quando parliamo di motori di ricerca ci riferiamo principalmente a Google, su cui viene effettuato, in Italia, il 95% delle ricerche degli utenti.
Obiettivo dell’ottimizzazione di un sito è quello di migliorarne il posizionamento sui
motori di ricerca.
Per farlo esistono tattiche e strategie collaudate e altre più sperimentali. In un settore in cui domina l’innovazione, è necessario aggiornarsi costantemente e testare ogni giorno soluzioni inedite.
Facile a dirsi, ma a farsi? Molto meno.
Nei paragrafi successivi ci addentreremo nei meandri della SEO, cercando di capire nel dettaglio cos’è e in che modo evolverà. Sono sicuro che alla fine avrai capito perché è consigliabile affidarsi a un partner esterno.
Parole chiave: le regine della SEO
Con l’espressione parola chiave (keyword) ci riferiamo a qualunque parola o frase un utente digiti su un motore di ricerca. A partire da questi termini di ricerca Google offre una lista di risultati, la cosiddetta SERP, che colleziona i contenuti migliori e più pertinenti per la query di ricerca.
Qual è l’obiettivo principale degli esperti SEO? Creare elenchi di parole chiave che gli utenti utilizzano per cercare una determinata tipologia di sito.
Le parole chiave possono essere:
A coda corta o short-tail keywords , composte al massimo da tre parole. Sono caratterizzate da volume (numero di ricerche mensili) e competizione elevati. I grandi nomi del settore sono soliti posizionarsi bene per queste parole chiave, che risultano però molto generiche e presentano un basso tasso di conversione. Un utente che cerca la parola “frullatore” non è per forza interessato ad effettuare un acquisto.
A coda lunga o long-tail keywords , molto specifiche e caratterizzate da volume abitualmente basso. Hanno però un alto tasso di conversione e un livello di competitività variabile a seconda del settore.
Principali . Detta anche main keyword, la parola chiave principale è il termine di ricerca su cui si basa per intero la strategia SEO. Composta solitamente da due o tre parole, deve avere un volume di ricerca sufficientemente elevato ed essere pertinente e rilevante per il tuo pubblico. Se gestisci ad esempio un eCommerce che si occupa di elettrodomestici da bagno, una delle tue main keywords sarà “vendita lavatrici” e non “vendita frigoriferi”.
Secondarie . La parola chiave secondaria, o secondary keyword, può essere individuata a partire dalla parola chiave principale. Questi termini di ricerca sono solitamente parole chiave a coda lunga, composte da parola chiave principale e altri termini che vanno a specificare e dettagliare l’intento di ricerca. Ad esempio, “vendita frigoriferi colorati usati 600 euro”.
Correlate . Sono composte da parole legate semanticamente alla parola chiave principale. Ricordati che Google non si limita a ricercare la parola chiave esatta ma estende la propria ricerca a tutti i termini che hanno una relazione semantica con la parola chiave in questione. Ti sto parlando di LSI, ovvero latent semantic index, analisi semantica latente.
Se parliamo di parole chiave non possiamo non citare la search intent (intenzione di ricerca, e cioè l’obiettivo che l’utente vuole raggiungere con la sua ricerca). Può essere di natura navigazionale, informazionale o transazionale. Solo quest’ultima intercetta un cliente davvero interessato all’acquisto.
Provate a pensare alla differenza tra “bicicletta elettrica” e “bicicletta elettrica usata 200 euro”. La prima keyword è quasi sicuramente di natura informazionale, la seconda quasi certamente mossa da un’intenzione d’acquisto.
Sono diversi i fattori che possono segnalare l’intenzione commerciale dietro una parola chiave, come ad esempio:
Indicazione di quantità o dimensioni di un prodotto (“tavolo da pranzo 630 cm”)
Ricerca di un prodotto / servizio di una marca specifica (“stampante Lexmark”)
Indicazione di un costo specifico (“macchina usata 2000 euro” o, ancora più preciso, “Opel Corsa usata 2000 euro”)
Altri strumenti per la ricerca delle parole chiave sono:
Google Search , ovvero la barra delle ricerche di Google. Ti offrirà preziosi suggerimenti e, a fondo pagina, una serie di ricerche correlate che potranno tornarti utili. Questo è il metodo più rapido per trovare parole chiave, ma anche il meno specifico. Troverai molti suggerimenti legati a intenti informativi e non transazionali.
Amazon . Inserisci la keyword nella barra di ricerca e leggi le keyword correlate che ti vengono suggerite dal colosso di Seattle.
Google Keyword planner . È gratuito e ti consente di inserire più parole chiave in contemporanea, ottenendo parole chiave correlate e una stima delle ricerche mensili. Senza campagna Google Ads attiva, la stima delle ricerche sarà però molto vaga. Tuttavia, le “keywords idea” fornite da questo strumento possono tornare davvero molto utili.
SEMrush e SEOZoom . Sono strumenti a pagamento e molto performanti. Il secondo è specifico per il mercato italiano. Potrai effettuare alcuni tipi di ricerca senza
un profilo premium.
Sono molto funzionali e precisi. Grazie a questi tools abbiamo scoperto che la parola chiave “tute sportive” ha un volume sensibilmente maggiore rispetto a “tuta sportiva”.
Con questi tool puoi anche analizzare meticolosamente le pagine della concorrenza.
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Per dare al tuo sito una struttura SEO imbattibile, devi:
Rendere tutte le pagine del sito comodamente raggiungibili dall’home page (non più
di 3 clic)
Sfruttare una struttura “aperta”, che ti dia la possibilità di aggiungere pagine o schede prodotto in qualsivoglia momento
Non posizionare pagine importanti troppo lontane dall’home page: perdono in visibilità
Creare URL più corti possibile, senza numeri o simboli. La parola chiave principale dev’essere contenuta nello slug. Vanno evitate ripetizioni. Non “https://www.sitoesempio.it/tute/tute-da-ginnastica/tute-da-ginnastica-adidas”, ma “https://www.sitoesempio.it/tute/ginnastica/adidas.”
Aggiornare costantemente il design del sito e monitorarne con frequenza l’usabilità
Creare contenuti utili e coerenti per la parola chiave che stai utilizzando
Ottimizzare il tuo sito web per il mobile
Disporre con intelligenza i link interni. L’utente deve potersi muovere sul sito agilmente, con fluidità. Deve sentire che i suoi clic sono guidati da un certo filo logico.
Vista la struttura, vediamo come realizzare gli elementi della pagina.
Per primo troviamo lo snippet. È il risultato che compare nella SERP, composto da URL,
titolo e descrizione.
È composto da:
Titolo SEO (tag title). La sua lunghezza ottimale è di circa 55 caratteri. La parola chiave principale va inserita il più a sinistra possibile.
Slug. È l’ultima parte dell’URL della pagina. Come già accennato deve contenere la parola chiave principale.
Descrizione. È l’ultima parte di uno snippet. Non ha nessun effetto diretto sulla indicizzazione della pagina. Svolge però un ruolo fondamentale nell’influenzare il CTR (click through rate), ovvero il rapporto tra clic e visualizzazioni dello snippet. Questa percentuale è un fattore di ranking: devi sfruttare i 160 caratteri che hai a disposizione per convincere il lettore a visitare la tua pagina.
Veniamo ora al contenuto. La sua lunghezza dipende dalla tipologia dello stesso e dal settore. Puoi analizzare i contenuti dei concorrenti per capire cosa funziona e cosa no. Se alcuni sono tra le prime posizioni ci sarà un motivo.
Dovrai badare a lunghezza del testo, struttura e posizionamento di titoli e sottotitoli, numero di immagini e di volte in cui compare la parola chiave principale.
L’H1 è il titolo della tua pagina. Deve per forza di cose includere la parola chiave.
È infatti uno dei mezzi più efficaci per segnalare a Google l’argomento della pagina. Negli H2 possiamo invece inserire le parole chiave secondarie e correlate.
I sottotitoli successivi non vengono presi in considerazione da Google, quindi non è di basilare importanza utilizzarli in maniera strategica.
Un altro aspetto dell’ottimizzazione SEO che viene spesso applicato a sproposito è l’utilizzo di grassetti e corsivi, attraverso cui segnalare al motore di ricerca i termini maggiormente importanti.
Il grassetto è il tag html con la più forte valenza SEO: usalo con parsimonia . Un uso massiccio del grassetto potrebbe confondere i motori di ricerca. Applicalo al massimo una volta per capitolo e solo per potenziare parola chiave principali o al massimo secondarie.
Esistono due tipi di grassetto, <bold> e <strong>: ricorda che il più funzionale è il secondo.
Il corsivo può invece essere utilizzato con più libertà rispetto al grassetto. Ti consiglio di applicarlo a parole chiave secondarie e a termini legati al campo semantico di riferimento, così come alle parole in lingua.
Un’ultima cosa di cui voglio parlarti è l’ottimizzazione delle immagini. I motori di ricerca possono interpretare il significato di un’immagine leggendo il nome del file. Per questo, ricordati di modificare titolo e testo alternativo dell’immagine. Quest’ultimo è particolarmente importante, perché specifica al motore di ricerca il contenuto dell’immagine.
Ti consiglio di descrivere in modo discorsivo il soggetto della fotografia attraverso l’utilizzo di parole chiave.
Attento anche alle dimensioni delle immagini che, se troppo pesanti, rallentano non poco il sito.
Accogli il futuro: trend SEO 2021
Un partner SEO deve essere informato sulle ultime tendenze SEO. Vediamole assieme, di modo che possa valutare da solo il livello di professionalità dei diversi partner a cui ti rivolgerai. Ad alcune abbiamo già accennato, ma pensarle insieme può essere ancora più utile.
Intento di ricerca (search intent). Google mira a fornire la risposta più performante possibile alle query di ricerca. Questo aspetto ha un ruolo fondamentale nel tuo posizionamento. Devi conoscere a memoria desideri e punti deboli del tuo pubblico e analizzare con attenzione la strategia SEO della concorrenza. Sono molti i fattori di ranking SEO e tutti vanno tenuti in gran considerazione.
Ottimizzazione per RankBrain. RankBrain è l’algoritmo AI (intelligenza artificiale) di Google. Ha un ruolo fondamentale nella definizione della SERP. Google non si è mai sbilanciato circa il suo funzionamento, condividendo ben pochi dettagli di esso. Ad ogni modo, gli esperti SEO ritengono che RankBrain si basi su criteri di customer experience , il che potrebbe significare che lavori su dati come percentuali di clic, frequenze di rimbalzo e tempo trascorso sulla pagina.
Contenuti credibili e professionali. Google valuta la qualità dei contenuti in molti modi e questo influisce sul posizionamento nella SERP. Chiunque scriva per la rete deve costantemente fare i conti con Google e i parametri che di volta in volta imposta per valutare i contenuti. EAT sta per Expertise (Competenza), Authoritativeness (Autorevolezza), Trustworthiness (Credibilità). Chi scrive oggi deve essere in grado di garantire queste tre qualità, parola di Google. Non proprio una passeggiata.
Contenuti che rispondano alle esigenze dei clienti. Necessità a dir poco basilare. Inoltre i contenuti devono presentare buoni punteggi di leggibilità, frasi brevi e parole semplici e alla portata di tutti. Non dimenticare, infine, i backlink di qualità.
Search Phrasing. Formula anglofona non perfettamente traducibile, si riferisce alla tendenza della maggior parte delle ricerche d’essere composte di quattro o più parole. Così cresce la specificità della ricerca. Sempre più spesso, infatti, la ricerca è una domanda, in particolare per quanto riguarda la ricerca vocale.
Formati diversi. Particolarmente importante tra i trend SEO del 2021 . Ottimizzare la SEO non significa solo ottimizzare siti web e blog. Molti altri formati acquisiscono oggi importanza e popolarità. Il video su tutti, formato tra i più utilizzati. Puoi ottimizzarlo con descrizioni didascaliche, che utilizzino parole chiave fornendo una panoramica sul contenuto del video.
Lunghezza dei contenuti. Secondo SEMrush, i contenuti con oltre 3.000 parole ricevono tre volte più traffico e quattro volte più condivisioni. Troppe parole? Non credi che la gente leggerà così tanto? I tempi d’attenzione vanno accorciandosi? Eppure è così. Ti consiglio di scrivere pillar page con link ad approfondimenti più brevi.
Ora che abbiamo esaminato stato dell’arte e trend della SEO, ti starai chiedendo come scegliere la giusta azienda. Nessun problema. Vediamolo assieme.
Come scegliere un partner SEO
Selezionare un partner SEO non è compito semplice. Deve meritarsi la tua fiducia. Per aiutarti in questa impresa ho fatto qualche ricerca che spero possa tornarti utile.
Ecco qualche consiglio:
1. Definisci i tuoi obiettivi SEO. Prioritario è scegliere un partner SEO in linea con i tuoi obiettivi. Per fare questo dovrai:
Identificare le aree della tua presenza online che richiedono un intervento.
Analizzare il marketing digitale dei competitor, in modo da definire al meglio le tue necessità. Hai bisogno di un nuovo sito web o semplicemente di modificare le tue attuali strategie SEO? In ogni secondo caso valuta le diverse possibilità. Prima di scegliere un tema WordPress solo perché lo scelgono tutti pensa a velocità di caricamento, compatibilità del tema con i dispositivi, prestazioni del browser, possibilità di integrazione di plugin, facilità di personalizzazione, disponibilità di aggiornamenti.
2. Raccogli informazioni sul partner SEO e sulle esperienze passate. Cerca per quanto possibile giudizi imparziali sull’attività. Analizza recensioni online, casi studio e testimonianze dei clienti. Leggili tutti ma in particolare i più recenti. Questo è un indicatore rilevante della professionalità dell’attività di consulenza.
3. Identifica le strategie che utilizzano. Per avere la prova dell’efficacia di un partner esterno, chiedi di dare un’occhiata ai numeri degli indicatori chiave delle prestazioni SEO (KPI, key performance indicator). Di norma le organizzazioni SEO professionali e affidabili monitorano e misurano i risultati delle campagne. Questo consente loro di perfezionare le strategie fino a ottenere risultati ottimali.
Le principali metriche SEO sono:
Ranking
Lead e vendite
Traffico organico
Posizionamento delle parole chiave
Backlink
Frequenza di rimbalzo
Pagine per sessione
Tempo di caricamento della pagina
CTR (click-through rate). È un tasso che misura l’efficacia di una campagna pubblicitaria online, e si riferisce al rapporto fra il numero dei clic generati da un annuncio e il numero delle volte in cui l’annuncio stesso è stato visto.
4. Richiedi feedback a clienti. Cerca di entrare in contatto con i clienti attuali o passati. La lettura di testimonianze e interviste può aiutarti a capire meglio l’esperienza del cliente. Puoi conoscere i punti di forza e debolezza dell’organizzazione, oltre a visualizzare in anteprima la strategia e il processo di reporting.
5. Recati presso l’azienda di persona e fai domande. Una cosa è parlare al telefono, un’altra farlo di persona. Così avrai la possibilità di farti un’idea delle persone a cui affiderai la SEO, e di capire se le tattiche e strategie che utilizzano sono funzionali ai tuoi obiettivi. Inoltre potrai valutare se c’è o meno intesa epidermica perché, come sostiene Pascal: “il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”.
Alcune domande che potresti porre sono:
Che esperienza SEO avete nel mio settore di riferimento?
A quando i primi risultati concreti?
Quanto costano i vostri servizi SEO? Devi essere chiaro riguardo al budget. Il budget è un fattore fondamentale nella scelta di un partner SEO. Meglio essere diretti che avere rimpianti dopo: quanto puoi permetterti di spendere? Hai fondi a sufficienza per sostenere la tua campagna SEO a lungo termine?
Ricorda però, come vedremo tra poco, che ci sono dei rischi associati ai cosulenti SEO a basso costo. Se non seguono appropriatamente le linee guida di Google possono danneggiare la reputazione del tuo marchio. Peggio ancora, possono farti incorrere in sanzioni per il sito.
6. Attenzione alle promesse irrealizzabili. Non ti fidare di chi ti offre garanzie illimitate. La SEO è materia complessa e la portata del suo successo non è mai del tutto preventivabile. Una cosa è mostrare risultati positivi, un’altra è garantire risultati specifici.
Sii un po’ sospettoso se un’azienda SEO ti promette il mondo: non c’è modo di prevedere con esattezza le SERP dei siti web. Molti partner SEO possono anche avere la convinzione di produrre risultati ottimali ma gli algoritmi di Google cambiano costantemente.
Per questo, quando devi scegliere un partner SEO, l’esperienza e il numero di anni di attività sono fattori ben più determinanti delle promesse campate per aria.
Errori da non commettere nella scelta di un partner SEO
Scegliere un partner SEO economico. Come detto, il prezzo è importante quando si tratta di consulenze SEO. Devi impostare un budget e trovare un’azienda i cui servizi non lo superino. Questo non vuol dire però affidarsi alla realtà che ti fa il preventivo migliore. Bassi prezzi è spesso sinonimo di bassa qualità. Con la SEO ottieni quello per cui paghi. Valuta un budget realistico ma senza esagerare.
Scegliere per forza il più vicino. Lavorare con un partner SEO vicino a te è certamente un vantaggio, ma solo se si sceglie un’ottima azienda SEO. Altrimenti, le coordinate geografiche rivestono ben poca importanza. Vuoi dare priorità a esperienza e prestazioni o alla possibilità di un rapporto meno mediato?
Se il partner non è valido, la tua presenza sul posto non servirà a niente, dovessi anche passare 24h al giorno coi team. Ormai le distanze non esistono più. Videoconferenze e chat sono il presente. In un mondo digital occorre essere smart.
Scegliere realtà che utilizzano tecniche black-hat. Con questa formula ci si riferisce a tecniche poco ortodosse e contrarie a regole, policy e netiquette dei diversi ambienti digitali che hanno per obiettivo l’ottenimento di risultati vantaggiosi (più traffico e follower, maggiori visualizzazioni, miglior engagement).
I risultati sono importanti, ma la SEO non ne fornisce di immediati. Sono in media necessari dai tre ai sei mesi per iniziare a vederne, e si può cedere con facilità alla frustrazione.
La SEO black-hat sfrutta tattiche e strategie SEO a breve termine, non etiche e non efficaci. Sebbene sia possibile sfruttare approcci black-hat per migliorare con rapidità il posizionamento di un sito, i risultati non dureranno. O peggio, Google potrebbe persino vietare la visualizzazione del tuo sito web tra i risultati di ricerca. Il tuo sito scomparirebbe semplicemente dalla faccia della terra.
Affidati a consulenti SEO affermati e white hat. Queste aziende utilizzano tattiche e strategie etiche e funzionali. Spesso le aziende black-hat hanno prezzi concorrenziali: stai in guardia.
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La SEO evolve rapidamente. Le aziende devono essere consapevoli di questi cambiamenti e devono saper sfruttare le tendenze emergenti. È ormai chiaro che buona parte del successo del marketing del domani si giocherà sulla SEO. Se vuoi che la tua azienda raggiunga il successo che merita, non lo dimenticare.
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SEO il fattore X del marketing
Giunti alla fine del contenuto, penso che ti sia chiaro il motivo per cui la SEO è e sarà così importante per il successo del tuo business.
L’epoca di transizione digitale che stiamo vivendo non concede pause, non consente errori. Bisogna muoversi in fretta, sapendo esattamente cosa fare e quando. La parola d’ordine del 2021 sarà innovazione. La SEO è una materia complessa e articolata. Va studiata e compresa a fondo, affidandosi ad esperti laddove non ci si senta abbastanza preparati. Questo perché, come abbiamo visto, può davvero fare la differenza nel successo di un sito.
Dalla strutturazione della singola pagina a quella dell’intero sito, dall’organizzazione della forma dei contenuti alla redazione degli stessi, è necessaria scrupolosità estrema. Pena il non posizionarsi tra i primi risultati dei motori di ricerca, con gravi conseguenze su successo e vendite. E se oggi è così, pensa a come sarà domani.
Si è ormai capito che la SEO non è un fuoco di paglia e che negli anni diventerà sempre più centrale in ogni strategia marketing.
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