Denis Baldi – classe 1975, specializzatosi poi sui temi del marketing e Customer relationship management e gestione integrata del cliente, ha collaborato con diverse aziende nel settore dell’analisi dei dati finalizzati alla brand e web reputation, al monitoraggio dei nuovi media.
Scopri cos’è il Phygital e come trasforma fiere ed eventi in esperienze immersive. Una guida completa al marketing che unisce fisico e digitale.
Con l’ulteriore avvento dell’intelligenza artificiale si può aver pensato che l’ambito futuro del marketing fosse solo o quasi esclusivamente l’ambiente digitale. Invece, una tendenza sempre più netta è quella del “phygital”.
Il termine “phygital” è un neologismo che nasce dalla fusione delle parole “fisico” e “digitale”. Non si tratta di un ritorno al passato. È piuttosto un nuovo modo di concepire il rapporto tra utenti e brand, un modello rivoluzionario del marketing.
Il phygital supera la distanza tra l’ambiente fisico e quello digitale per integrare le esperienze online e offline. Lo scopo, infatti, è quello di offrire al consumatore un’esperienza senza attriti tra mondo reale e virtuale, personalizzata e fortemente immersiva.
Ma come impatta tutto questo nel mondo fieristico e negli eventi dal vivo? Vediamolo insieme.
Cosa si intende per marketing fieristico?
Gli utenti di oggi hanno un’esigenza di immediatezza, autonomia e interazione umana attraverso la tecnologia. E tale interazione non può più avvenire attraverso un solo canale. I brand devono, quindi, essere capaci di connettere ogni touchpoint, dallo store fisico fino all’e-commerce, passando attraverso social e App in un ecosistema fluido.
Gli eventi dal vivo e le fiere di settore fanno parte di tale ecosistema. Ecco che, allora, il marketing deve creare il giusto mix tra interazione fisica e diretta con gli utenti con il lead nurturing digitale.
Il marketing fieristico si occupa proprio di questo: gestire la promozione, la comunicazione e la brand awareness necessarie a un’azienda in un evento B2B.
L’evento fieristico non può più essere considerato come un punto di contatto fine a se stesso. Questo perché i potenziali clienti si aspettano di interagire con l’azienda prima, durante e dopo l’evento.
Grazie al marketing fieristico, le aziende possono concepire uno spazio innovativo. La fiera, quindi, diventa un luogo in cui poter parlare direttamente con il brand e contemporaneamente informarsi attraverso app, Qr code, realtà aumentata o virtuale.
Come il phygital migliora le conversioni
Il phygital è la soluzione perfetta per creare strategie di marketing partendo dai contatti fisici che avvengono tra l’azienda e l’utente durante un evento fieristico. Questo perché le esperienze phygital amplificano l’efficacia degli eventi, trasformando i semplici visitatori in lead profilati.
Come? Le nuove tecnologie, quali i QR code, gli NFC (Near Field Communication) o badge digitali diventano potenti strumenti di tracciabilità. Consentono, infatti, di monitorare il comportamento dei visitatori e di creare una mappa del loro percorso durante la loro permanenza negli stand.
Grazie a tale mole di dati raccolti in tempo reale, è possibile effettuare un’analisi dei bisogni e delle preferenze degli utenti. Ciò consente ai brand, di spostare immediatamente l’attenzione su ciò che appare più ingaggiante per il potenziale lead in fiera.
A evento concluso, inoltre, è possibile creare follow-up automatici. Grazie all’implementazione di CRM e tool di marketing automation, si è in grado di inviare contenuti personalizzati, basati proprio sulle azioni compiute dai partecipanti.
Dal lato utente, navigare attraverso App o interagire attraverso la gamification o realtà aumentata nello stand, trasforma il visitatore in attore dell’esperienza. E proprio tale esperienza immersiva e memorabile può convertire il semplice utente in lead.
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L’importanza di ottimizzare il tuo evento fieristico
Partecipare a una fiera implica un impegno economico e organizzativo non indifferente. Per questo è necessario massimizzare i risultati, in termini di conversioni, a fronte dell’investimento sostenuto. L’obiettivo, quindi, è quello di creare un evento altamente efficace per la lead generation.
La strategia di marketing fieristico da adottare, quindi, è quella basata su un approccio phygital, in grado di offrire esperienze realmente significative e interconnesse. Per riuscirci si deve ottimizzare il proprio evento fieristico.
Questo significa, innanzitutto, avere degli obiettivi chiari. Di conseguenza, si dovrà progettare l’evento in base ai risultati che si vogliono ottenere (brand awareness, lead generation, il lancio di un nuovo prodotto, ecc…).
A seconda degli obiettivi, bisognerà realizzare contenuti ed esperienze in linea, in modo da coinvolgere i visitatori. Qui, bisogna necessariamente attuare strategie phygital con video, AR, VR, App e QR code.
Infine, prima ancora che la fiera cominci, si dovranno pianificare tutte quelle azioni di nurturing post-evento per mantenere alto l’interesse dei visitatori.