Una nuova analisi condotta da Nectiv sta scuotendo le fondamenta della nostra comprensione sul funzionamento di ChatGPT. Contrariamente alla percezione comune che sia solo un sistema basato su dati pre-esistenti, lo studio rivela che ChatGPT effettua una ricerca esterna in quasi un terzo dei prompt (31%) e, fatto ancor più cruciale, le sue query sono significativamente più lunghe e specifiche di quelle dell’utente medio su Google.
Questo dato non è solo una curiosità tecnica; è la prova che la Generative Engine Optimization (GEO) non è più teoria, ma una realtà misurabile che espande il dominio e l’influenza della SEO.
Perchè è vitale per la strategia SEO?
ChatGPT non si limita a rispondere: si comporta come un power user altamente qualificato. Il modello basa le sue risposte su query più lunghe, specifiche e spesso orientate all’intenzione di acquisto e comparativa.
Ciò significa che gli specialisti SEO hanno ora una leva di controllo molto maggiore sulle risposte fornite da ChatGPT, specialmente per le ricerche ad intento locale, di prodotto e comparativo, dove il modello attinge in modo più massiccio da dati esterni. Se riusciamo a intercettare le query del modello, possiamo ottimizzare i nostri contenuti per diventare la sua fonte primaria.
I dati chiave della ricerca di ChatGPT
Lo studio Nectiv, che ha analizzato oltre 8.500 prompt di ChatGPT in nove settori diversi, ha rivelato pattern numerici inequivocabili:
- La frequenza di ricerca è al 31% dei prompt, i quali hanno innescato almeno una ricerca esterna.
- Per ogni prompt che ha attivato la funzione, ChatGPT ha eseguito una media di 2.17 ricerche, arrivando fino a un massimo di quattro ricerche.
- La lunghezza media della query è di 5.48 parole, il che la rende circa il 60% più lunga rispetto alla media di Google. Addirittura, il 77% delle query era composto da 5 o più parole.
L’analisi ha anche identificato dove il modello si affida maggiormente ai dati esterni: il settore con la massima frequenza di ricerca è l’Intento Locale (59%), seguito da Servizi (46%) e Salute e Benessere (40%). È chiaro che l’IA ha bisogno di dati freschi e iper-locali per fornire risposte accurate.
A livello di contenuto, ChatGPT ha privilegiato termini che richiedono freschezza e oggettività comparativa. Tra i termini di ricerca più comuni sono emersi: Recensioni, l’anno 2025 (indicando la ricerca di contenuti attuali), Caratteristiche e Confronto.
Questi risultati confermano che i contenuti con intento di acquisto, comparativo e aggiornato sono quelli su cui la SEO può avere l’impatto maggiore.
Qual è il miglior approccio strategico?
Come ha notato Chris Long, co-fondatore di Nectiv, quando ChatGPT utilizza la ricerca, gli specialisti SEO hanno molto più controllo sulle informazioni presentate, perché il modello è essenzialmente un wrapper per i motori di ricerca.
Per le aziende “intelligenti”, questo studio è una vera e propria mappa. E per utilizzare è richiesto:
- Contenuti Long-Tail specifici: l’IA effettua query da “power user”. Devi creare contenuti che rispondano a domande complesse e specifiche (Long-Tail), spesso orientate a “migliori X del 2025” o “confronto tra A e B”.
- Focus su E-E-A-T Locale: per l’intento locale, assicurati che i tuoi Profili dell’Attività su Google e le pagine di atterraggio locali riflettano la massima Esperienza, Competenza, Autorità e Affidabilità (E-E-A-T).
- Chiarezza e struttura impeccabile: Il contenuto deve essere estremamente machine-readable attraverso una SEO tecnica perfetta e l’uso rigoroso dei dati strutturati, facilitando l’estrazione pulita delle citazioni da parte del modello.
Non dobbiamo più ottimizzare solo per il ranking tradizionale, mirando alle prime dieci posizioni, ma dobbiamo concentrarci sul Retrieval dell’IA, lottando per la partecipazione all’interno della risposta stessa. Ciò significa che la perfetta esecuzione delle best practice tecniche assume un valore strategico inedito, determinando se il tuo brand verrà citato come fonte autorevole o ignorato dal modello.
Trasforma l’invisibile in strategia
L’analisi di Nectiv ha confermato che l’ottimizzazione per le ricerche di ChatGPT (la Generative Engine Optimization o GEO) non è più una teoria, ma la nuova frontiera misurabile del posizionamento. Ti abbiamo mostrato che l’IA non è un monolite statico, ma un power user che cerca attivamente contenuti freschi, comparativi e locali. La sfida è assicurarsi che il tuo sito risponda con l’autorità e la precisione tecnica richieste per essere citato.
Ora che hai la consapevolezza che il tuo contenuto è al centro di questa evoluzione, l’immobilismo non è un’opzione. Il momento di agire è adesso: non attendere che i tuoi concorrenti abbiano stabilizzato la loro Machine-Validated Authority (MVA) per intercettare il traffico più qualificato.
Noi di Adv Media Lab siamo qui per trasformare questa conoscenza complessa in un vantaggio competitivo chiaro e misurabile.
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