Serena Calabrò – Riveste il ruolo di Social Media Specialist presso Adv Media Lab. Da anni è la colonna portante della definizione e dell’implementazione della strategia social di molte aziende.
Quando pensi alla promozione del tuo brand o della tua attività sulle piattaforme social, quasi sicuramente i primi social network che ti verranno in mente saranno Facebook e Instagram e avresti buoni motivi per farlo.
Si tratta di piattaforme con svariati milioni di utenti giornalieri, che offrono diversi strumenti e servizi creati appositamente per avviare e gestire una strategia di marketing e sono ben radicate nell’immaginario collettivo, essendo diventate ormai parte integrante della nostra vita quotidiana.
Ma quando si parla di creazione di contenuti in maniera strategica rispetto al brand esistono delle alternative ancora ampliamente inesplorate.
Stiamo parlando su tutti di Spotify.
I punti chiave dell’articolo:
Le 5 ragioni per le quali Spotify ha ancora un enorme potenziale inesplorato per il tuo brand
Come iniziare a usare Spotify per la tua content strategy
I social network si basano principalmente sulla creazione e la condivisione di contenuti, incentivando gli utenti a interagire tra loro in base a interessi e preferenze comuni.
Richiedono in ogni caso una partecipazione attiva, nella forma di commenti, like e condivisioni.
Spotify invece è un servizio che mette a disposizione un immenso database musicale, che permette agli utenti di creare delle proprie playlist e ascoltare musica in qualunque momento; a casa, nel tempo libero o al lavoro, mentre si è in auto o mentre ci si allena in palestra.
Una volta avviata la riproduzione, non è più richiesta alcuna interazione da parte dell’utente, eppure Spotify continuerà a farci compagnia durante la nostra giornata, accompagnandoci con della buona musica.
Come è possibile utilizzare questa piattaforma per operazioni di content marketing per la tua azienda?
In questo articolo ci occuperemo di:
Strategia spotify per brand
Daniel Casarin e Matteo Galletti
Perché è il momento giusto per espandere il tuo brand su Spotify?
Come abbiamo accennato in precedenza, per quanto Spotify non sia un social network vero e proprio, offre ai propri utenti (inclusi i brand) diverse opportunità per creare e condividere contenuti con gli altri utenti.
Nel 2021, Spotify ha superato i 385 milioni di utenti mensili, la metà dei quali sono utenti con un account premium, inserendosi di diritto nella “classifica” delle piattaforme più utilizzate.
Avendo ormai raggiunto, e in alcuni casi superato, alcuni social network come Twitter e Snapchat in termini di popolarità, Spotify sta velocemente diventando una nuova piattaforma da non sottovalutare per promuovere il tuo brand.
Secondo le statistiche, mensilmente il tempo di ascolto di ciascun utente è di circa 25 ore, un terzo delle quali è dedicato all’ascolto di playlist generate da altri utenti.
E con circa 4 miliardi di playlist create dagli utenti, puoi facilmente immaginare quanto possa essere invitante espandere la tua presenza social su Spotify piuttosto che su altre piattaforme.
Dove si colloca Spotify nel panorama social attuale?
Un altro vantaggio di Spotify rispetto ai suoi concorrenti è il modo in cui ti permette di interagire con altri utenti.
Come abbiamo detto, i social network come ad esempio Facebook e Instagram offrono sicuramente ampie opportunità di crescita per il tuo brand, ma basano le proprie funzionalità sulla creazione e condivisione di contenuti.
Se gli utenti non interagiscono tra loro (o con i brand e viceversa), non vi è nessuna condivisione; se non vi è nessuna condivisione, la promozione del tuo brand potrebbe non avere i risultati attesi.
Spotify invece, fa dell’engagement indiretto il suo punto di forza, perché non è richiesta alcuna partecipazione attiva da parte degli utenti per l’utilizzo della piattaforma in sé.
È sufficiente avviare l’app dal proprio smartphone (o effettuare il login sul proprio profilo direttamente dal sito web), scegliere una playlist e avviarne la riproduzione per iniziare ad ascoltare della musica; con la riproduzione automatica, Spotify non si ferma mai. L’unico limite, se proprio volessimo trovarne uno, sarà la durata della batteria dello smartphone.
Inoltre, Spotify è una piattaforma pressoché gratuita. Esiste la possibilità di usufruire di un abbonamento premium dal costo mensile di circa €10, che offre l’accesso a funzionalità extra, ma non è un requisito per la creazione di playlist o per l’ascolto dei brani musicali.
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Perché dovresti usare Spotify per la tua content strategy?
Quando si parla di marketing, un segreto per avere successo rispetto ai tuoi concorrenti è quello di pensare fuori dagli schemi.
Sulle rispettive piattaforme, i social network come Facebook e Instagram offrono sicuramente numerose opportunità per promuovere il tuo brand, ma al giorno d’oggi può non essere più sufficiente.
Con così tanti brand impegnati nelle rispettive attività di marketing sulle stesse piattaforme, il mercato può diventare estremamente saturo abbastanza velocemente.
Se un utente (il tuo potenziale cliente) si troverà davanti a numerose offerte in qualche modo simili, tenderà ad esprimere una preferenza in maniera totalmente casuale, o magari prediligendo semplicemente la più economica, senza più considerare la qualità del servizio o prodotto offerto o il prestigio del brand stesso.
Ecco perché devi pensare fuori dagli schemi, proponendo qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, qualcosa al quale i tuoi concorrenti non hanno ancora pensato; la content strategy su Spotify.
Di seguito, troverai 5 ragioni per considerare Spotify come una valida piattaforma per la tua content strategy.
1. Awareness ed engagement
L’obiettivo di ogni strategia di marketing è ovviamente quello di incrementare la brand awareness del tuo brand per espandere la tua presenza sul mercato, e Spotify non è esente da questa “regola”.
Tuttavia, ad essere diverso è l’approccio.
Mentre su altre piattaforme social come Instagram o Facebook si cerca di esporre il proprio brand online come se si trattasse della vetrina (virtuale) di un negozio, su Spotify l’intento è quello di promuovere un interesse comune, la musica.
Nella creazione di una playlist, devi tenere a mente poche e semplici regole.
Innanzitutto, è essenziale che la scelta musicale dei brani inclusi nella playlist rifletta l’immagine del tuo brand.
Puoi immaginare il tuo brand come un essere umano, pensando a quali artisti e generi musicali potrebbero piacergli, al tempo stesso senza trascurare il target di pubblico che vuoi raggiungere.
Se ad esempio il tuo target è la fascia di età compresa tra i 20 e i 30 anni, difficilmente brani di musica classica verranno apprezzati dagli utenti; è un genere musicale molto elegante, ma non particolarmente in voga tra i giovani.
È importante anche cercare di spaziare attraverso vari generi e artisti, evitando di includere selezioni tue personali; ricordati che non stai creando una playlist per te stesso, ma stai facendo le veci della tua impresa, di conseguenza la playlist deve rispecchiare l’immagine che vuoi dare al tuo brand.
Ricorda che i contenuti delle tue playlist possono essere considerati come una sorta di biglietto da visita del tuo brand.
2. Dai vita alla personalità del tuo brand
Chi meglio di te può conoscere il tuo brand? Tu sei la persona che più facilmente può individuare quelli che sono i valori, gli obiettivi e ciò che rende il tuo brand speciale; in poche parole, la personalità del brand.
A volte però sappiamo quanto possa essere difficile esprimere a parole questa visione, soprattutto ad un cliente, ecco perché non è così semplice realizzare una campagna di marketing, a prescindere dalle modalità o dalle finalità.
Tuttavia, come abbiamo evidenziato in precedenza, quel punto di incontro fra te e il cliente di cui hai bisogno può essere la musica.
3. Impara a conoscere i tuoi clienti
La musica può rivelare tanto in merito a ciascuno di noi. Coloro che sono accomunati da tratti caratteriali simili oppure da interessi convergenti tenderanno molto spesso ad ascoltare gli stessi generi musicali.
Con milioni di generi, brani e artisti tra cui scegliere è facile lasciarsi travolgere da una scelta così ampia quando si tratta di creare la tua playlist, ma non devi farti intimorire dalle possibilità virtualmente infinite.
Per aiutarti in questa fase, un suggerimento che possiamo darti è di creare più di una playlist, scegliendo brani e artisti appartenenti a generi musicali diversi per ciascuna di esse.
In questo modo, sarai in grado di determinare cosa piace e cosa è invece meno gradito, da parte dei tuoi follower.
Se noti che la maggior parte è interessata alla musica rock, prova ad aggiungere più brani di quel genere, o magari prova ad includere artisti diversi all’interno dello stesso genere.
Ricorda che devi lasciare che siano i clienti a raggiungere te, non (necessariamente) il contrario.
Una playlist si può sempre modificare in futuro, così come si può crearne di nuove, devi semplicemente fare in modo che gli utenti si identifichino nella tua playlist piuttosto che in un’altra, e vedrai che i tuoi follower aumenteranno.
4. Risparmia tempo
In una strategia di marketing tradizionale, sia essa pensata per un social network oppure per un altro canale, uno degli elementi più dispendiosi in termini di tempo investito è sicuramente il processo creativo alle spalle dei contenuti che condividi sui tuoi profili social.
Sui social network è sempre più difficile emergere e farsi notare semplicemente per una questione statistica; con l’aumentare dei concorrenti, aumenta anche il numero di contenuti a scopo promozionale che vengono condivisi giornalmente.
Conseguentemente, diventa sempre più difficile anche ideare nuovi contenuti che possano essere apprezzati dai tuoi potenziali clienti e che li incentivino a scegliere te piuttosto che un tuo concorrente.
Non si può non considerare anche il costo relativo alla creazione dei contenuti, così come la loro promozione.
A differenza di altre piattaforme social, Spotify anche in questo caso offre dei vantaggi non trascurabili. Innanzitutto, hai immediatamente accesso a tutti gli strumenti necessari per creare una playlist in pochi minuti e in secondo luogo è assolutamente gratuito.
Gli unici requisiti, come abbiamo detto in precedenza sono essenzialmente due:
Fare in modo che la playlist rifletta accuratamente quella che è l’immagine che vuoi dare al tuo brand
Imparare a conoscere i tuoi clienti, così da poter offrire loro un qualcosa con cui essi si possano facilmente identificare
Per quanto la tua attività di content marketing su Spotify non sia particolarmente onerosa in termini di tempo e budget, è bene ricordare che per poter funzionare adeguatamente, ha comunque bisogno che venga integrata e supportata su tutti i tuoi canali di comunicazione aziendali, incluse le altre piattaforme social così come il tuo sito web.
5. Celebra occasioni importanti
Il bello di utilizzare una piattaforma di streaming musicale come Spotify per promuovere il tuo brand è nel poter creare qualsiasi tipo di playlist.
Rispetto ad altri social network come Instagram o TikTok, non sei vincolato dal dover attirare nuovi follower in base ad interessi o caratteristiche specifiche.
Detto ciò, una playlist può essere usata anche per accompagnare un evento speciale, un’occasione importante o una ricorrenza relativa al tuo brand.
Per farti un esempio del come sfruttare questa idea, puoi guardare al settore della moda.
Alcuni stilisti spesso creano delle playlist appositamente per accompagnare una nuova collezione, una nuova collaborazione con un personaggio famoso o per la promozione di un evento da loro creato come una sfilata di moda.
In quest’ultimo caso, a volte è possibile ritrovare gli stessi brani della playlist online come colonna sonora impiegata per la sfilata, così che i loro follower possano identificarsi meglio con gli abiti esibiti o con i temi attorno ai quali ruota una collezione.
Questo è ovviamente solo un esempio, ma ti offre un’idea su quelle che possono essere le tue possibilità per incrementare l’engagement del tuo brand con i tuoi clienti.
Puoi immaginare il tuo brand come un essere umano, pensando a quali artisti e generi musicali potrebbero piacergli, al tempo stesso senza trascurare il target di pubblico che vuoi raggiungere.
Come si crea una content strategy efficace su Spotify?
Arrivati a questo punto, è giunto il momento per te di pensare a come mettere in pratica quanto detto fino a questo momento.
La creazione di una playlist, oltre alle indicazioni che ti abbiamo fornito in precedenza, per essere efficace deve seguire pochi ma semplici passi:
1. Crea il tuo account
Per quanto possa sembrare scontato, la registrazione di un account è necessaria per procedere; inoltre, sono richiesti due ulteriori passaggi per completare la creazione. Innanzitutto, al momento della creazione del profilo noterai che Spotify ti assegna un nome generico composto da una serie di numeri.
Cambialo subito e scegli il tuo nome su Spotify.
Per inserire un’immagine profilo invece, è sufficiente importarla dalle impostazioni di modifica del tuo profilo.
2. Definisci una strategia per la playlist del tuo brand
Prima di cimentarti nella creazione di una playlist, è una buona idea pensare ad una strategia sulla quale basare la stessa. Come detto in precedenza, è importante che la tua playlist rispecchi quella che è l’immagine che vuoi dare al tuo brand.
Un’azienda che si occupa di abbigliamento sportivo potrebbe creare una playlist motivazionale per essere ascoltata durante gli allenamenti in palestra, mentre una casa automobilistica potrebbe crearne una adatta per i lunghi viaggi in auto.
Andando più nel dettaglio, in base a ciò di cui si occupa la tua impresa, potresti fare un passo in più e realizzare nuove playlist che meglio si prestino a determinate occasioni o circostanze.
Se la tua azienda ha anche dei negozi fisici, potresti pensare alla creazione di playlist dedicate alla riproduzione all’interno del locale.
Attualmente, molte attività si limitano ad accendere la radio e lasciare che la musica e la programmazione venga stabilita da altri. Ma potrebbe essere più efficace pensare ad una selezione di brani dedicata esplicitamente alla riproduzione in negozio.
Alcuni brand scelgono invece di creare delle playlist dedicate a ciascuna delle 4 stagioni, così da poter offrire ai propri clienti un qualcosa che sia appropriato per ogni momento dell’anno (come il sopracitato esempio della moda).
Altre imprese decidono infine di creare playlist specifiche per determinate occasioni. Ad esempio per ricorrenze come Halloween o il Natale, si possono creare playlist dedicate per accompagnare determinati eventi o promozioni speciali.
Le possibilità in tal senso sono virtualmente infinite, ma non dimenticarti la cosa più importante.
Assicurati che il contenuto delle tue playlist rispecchi l’identità del tuo brand, così come gli obiettivi della tua strategia di social media marketing.
3. Seleziona le canzoni da includere
Ora che hai stabilito quella che è la strategia che vuoi seguire e gli obiettivi che vuoi raggiungere, è giunto il momento di occuparsi della creazione vera e propria della playlist.
Come per altri settori del marketing, anche in questo caso vale quello che abbiamo detto in passato: bisogna farsi notare e fare le scelte più opportune rispetto ai propri competitor.
Attualmente, su Spotify esistono già più di 4 miliardi di playlist, e tu andrai a competere con la maggior parte di esse.
Per quanto possa sembrare un ostacolo insormontabile, in realtà è possibile rendere questo processo più accessibile.
Assicurati di evitare playlist del tipo “Top XX hit dell’estate” perché puoi stare certo che ne esistono già a migliaia; ricordati che devi essere originale nelle tue scelte, non seguire la massa.
Cerca di limitare il numero di brani provenienti dagli stessi artisti e album.
Uno dei motivi principali dietro al successo di Spotify è la possibilità di riprodurre automaticamente brani di artisti diversi senza che l’utente debba cercarli singolarmente prima di avviarne la riproduzione, così da poter scoprire musicisti e generi musicali sempre nuovi.
Con la creazione di una playlist, andrai già in qualche modo a limitare il numero di canzoni che verranno riprodotte, pertanto è importante che non vi siano “doppioni”, come ad esempio brani provenienti dagli stessi album o artisti.
Inoltre, una playlist troppo corta o, viceversa, troppo lunga potrebbe risultare poco invitante.
Generalmente, una playlist dovrebbe includere un minimo di 20 brani, ma non eccedere le 50 canzoni.
Fermandosi a metà strada, intorno ai 30-35, ti garantirà un buon equilibrio tra quantità e qualità.
4. Realizza una copertina per la tua playlist
Un altro passo importante dopo la definizione di una strategia e la scelta dei brani da includere, riguarda la creazione di un’immagine di copertina per la tua playlist.
In questo caso, è importante che la copertina trasmetta agli utenti il tipo di musica che andranno ad ascoltare così come l’identità del tuo brand.
5. Condividi la tua playlist sugli altri tuoi canali social
Ci siamo quasi, la tua playlist è ormai pronta per essere condivisa con il resto del mondo.
Per condividere una playlist creata su Spotify all’interno di altri social network hai a disposizione diversi metodi, opportunità e occasioni.
Potresti affiancarla alla pubblicazione di un nuovo prodotto, o per promuovere un evento in particolare. È importante che stimoli l’interesse degli utenti e che li spinga ad ascoltarla, piuttosto che limitarsi alla condivisione di un semplice link con scritto “abbiamo creato una playlist, andate a vederla”.
In tanti commettono questo errore, anche per elementi non legati a Spotify: gli utenti hanno bisogno di un incentivo chiaro e ben definito per rispondere alla tua call-to-action (CTA).
In tal senso, Spotify accorre in tuo aiuto con una funzionalità molto utile, ossia la possibilità di incorporare la tua playlist direttamente all’interno degli altri tuoi canali social, così come all’interno del tuo sito web.
Senza annoiarti con i dettagli tecnici, i cosiddetti embed link ti permettono di condividere la tua playlist in maniera visivamente più gradevole e soprattutto interattiva, perché ne permette la riproduzione direttamente all’interno di un altro sito web, senza dover aprire Spotify stesso.
Infine, ti sveliamo un piccolo segreto.
Se condividi la tua playlist utilizzando la app per smartphone, Spotify ti offre la possibilità di includere la stessa direttamente all’interno delle tue storie su Instagram. Non solo comparirà nelle tue storie, ma gli utenti potranno accedervi direttamente da lì.
6. Aggiorna periodicamente la playlist o creane di nuove
Come per altri settori del marketing, anche in questo caso devi tenere sempre a mente che una regola fondamentale per avere successo è imparare ad essere dinamici, e non adagiarsi sugli allori.
È importante che continui a reinventarti e a sperimentare cose sempre nuove, e lo stesso vale per le tue playlist su Spotify.
La musica, o per meglio dire, l’apprezzamento della stessa, è una di quelle cose estremamente soggettive e mutevoli nel tempo. Ognuno di noi ha sicuramente le sue preferenze e i suoi gusti personali, ma non è detto che essi rimangano immutati nel tempo.
Trattandosi di content marketing , non devi tuttavia trascurare anche quelle che sono le tendenze del momento.
Perché poniamo l’accento su questo aspetto?
La risposta è semplice.
Se gli utenti hanno bisogno di un motivo per continuare ad utilizzare la tua playlist, allora devi fare in modo di proporre loro sempre un qualcosa di nuovo.
E se modificare una playlist pre-esistente con la rimozione di alcuni brani e l’aggiunta di altre canzoni non dovesse bastare, può essere il momento di creare semplicemente una playlist tutta nuova. Così facendo, manterrai alto non soltanto l’interesse dei tuoi follower, ma anche il loro engagement con te.
“Spotify è un mezzo di aggregazione sociale alla portata di tutti e può essere utilizzato da chiunque, e con relativamente poche risorse investite.”
Fai il prossimo passo su Spotify con Adv Media Lab
Con così tante imprese attive sul mercato, può essere difficile fare in modo che il tuo brand emerga rispetto ai competitor. Al tempo stesso, cercare di farsi notare sui social network sta diventando altrettanto complicato, perché bisogna concepire modi sempre nuovi e sempre più creativi per poter attirare l’attenzione.
Cosa puoi fare per differenziarti?
Lo streaming musicale sta diventando un’opportunità sempre più invitante per applicare strategie di content marketing, perché si tratta di un settore ampiamente inesplorato.
Fino ad oggi, la convinzione generale è stata considerare piattaforme come Spotify utili solamente a coloro direttamente coinvolti nel settore musicale, siano essi singoli artisti o etichette discografiche o magari imprese che producono strumenti e accessori dedicati al mondo della musica, ma non è così.
Spotify è un mezzo di aggregazione sociale alla portata di tutti e può essere utilizzato da chiunque, e con relativamente poche risorse investite.
Attivo sin dal 2008, Spotify è inoltre uno dei servizi più longevi per lo streaming musicale, nonché ovviamente uno di quelli in grado di ottenere un grande successo.
Qui ad Adv Media Lab, il nostro team di oltre 40 esperti è in grado di offrirti tutto il supporto di cui hai bisogno per creare una strategia di content marketing incentrata su Spotify , non esitare a contattarci per una consulenza gratuita.
Strategia spotify per brand
Daniel Casarin e Matteo Galletti
Sei pronto a sfruttare il potenziale di Spotify?
Per quanto sia in attività da tanto tempo, Spotify ha iniziato a crescere in popolarità solamente negli ultimi anni, diventando di diritto il servizio principale per lo streaming musicale.
Nonostante sia ormai una piattaforma ben affermata, in pochi ne hanno colto il potenziale in ambito di marketing e da questo punto di vista rimane ancora oggi ampiamente inesplorato.
Pubblicizzare un prodotto o un servizio sta diventando ogni giorno sempre più difficile, per via dell’aumento esponenziale nel numero di competitor.
Al giorno d’oggi, esistono numerose piattaforme differenti sulle quali attuare operazioni di marketing e con un mercato sempre più saturo, diventa necessario trovare una valida alternativa.
Spotify è forse una delle piattaforme più sottovalutate, in tal senso, perché offre la possibilità di connettere i brand con gli utenti in un modo totalmente diverso rispetto a quanto possibile su altre piattaforme social, e con poco meno di 400 milioni di utenti mensili, Spotify è un canale di comunicazione eccellente per aumentare la tua brand awareness.