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Inbound marketing

Fase 4: Utilizza la SEO per aumentare la tua visibilità

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) fa riferimento ai parametri e agli elementi necessari a rendere il tuo sito web e i tuoi contenuti digitali più visibili e facili da trovare sui principali motori di ricerca, come ad esempio Google.

Vi sono diversi metodi per incrementare la tua visibilità con l’aiuto della SEO, i più comuni dei quali sono la suddivisione dei contenuti per aree tematiche, l’adozione di una strategia di creazione di contenuti e l’utilizzo di parole chiave.

Inoltre, se sempre più utenti scelgono di navigare su internet via smartphone diventa fondamentale offrire loro un’esperienza mobile fluida e senza attriti.

Secondo uno studio condotto da Portent, una corretta ottimizzazione in ottica mobile (così come l’offerta di un’applicazione dedicata) ha il potenziale di triplicare le percentuali di trasformazione dei lead in nuovi clienti.

Fase 5: Considera il budget da investire per trarne i maggiori benefici

Avere una strategia di marketing vincente può sembrare relativamente facile. Tuttavia, avere una strategia di marketing che oltre ad essere vincente rientri anche nel tuo budget può non essere altrettanto semplice.

Nell’inbound marketing B2B, in particolare, devi considerare i costi derivanti dalla gestione di una serie di canali di comunicazione. Devi prevedere la spesa per la progettazione e l’implementazione di attività di content marketing, banner pubblicitari sui siti web, presenza sui social network e creazione e diffusione di mailing list.

In conclusione, devi avere un’idea chiara delle tue fonti di spesa, solo così sarai in grado di pianificare al meglio il tuo budget, limitando gli sprechi.

Quali tools usare nell’inbound marketing?

Riprendendo quanto detto in precedenza, gli indicatori chiave di prestazione (KPI) sono fondamentali per aiutarti a stabilire il successo della tua strategia di inbound marketing, perché sono pensati espressamente per individuare tutte le aree di criticità sulle quali intervenire.

In tal senso, un’ottima pratica che puoi adottare riguarda il ricorrere ad alcuni tools tipici della SEO per giudicare l’efficacia della tua strategia di inbound marketing, così da avere un’idea chiara su quali elementi devi concentrarti per intercettare i tuoi clienti, stimolare la loro curiosità e incentivarli ad interagire con il tuo brand.

La SEO vanta già degli ottimi risultati nel marketing B2C ed è possibile applicare alcuni dei suoi fondamenti anche nella sua controparte B2B.

Visitatori unici

Il rapporto tra i visitatori unici e i visitatori abituali o ricorrenti è sicuramente uno dei KPI più importanti, perché ti consente di sapere con assoluta certezza non soltanto quante persone visitano il tuo sito web, ma soprattutto quante di esse decidono di ritornare.

Questo KPI è molto utile soprattutto nell’ambito dell’inbound marketing B2B, perché i clienti saranno più interessati a ritornare sul tuo sito web solo se seriamente interessati ad investire nel tuo brand.

Inoltre, mediante l’utilizzo di strumenti come ad esempio Google Analytics, hai la possibilità di conoscere con esattezza il tipo di interazione che hai intrattenuto con gli utenti. Quanti scelgono di visitare il tuo sito web in maniera organica? Quanti ti trovano attraverso una ricerca su Google (o altri motori di ricerca)? Con quali canali (social network, mailing list o altro) hanno interagito prima di visitare il tuo sito web?

ROI della SEO: click-through rate e durata media delle visite

Analizzare i costi delle attività SEO serve a determinare quali contenuti di comunicazione sono meno remunerativi. Serve a identificare quali canali di comunicazione sono preferiti dagli utenti e quali sono quelli con cui interagiscono di più.

Il click-through rate è la percentuale di utenti che cliccano su un link e “atterrano” sul tuo sito web dopo aver visto o ricevuto un contenuto promozionale. La percentuale di clic è un parametro da monitorare attentamente perché riguarda l’effettiva efficacia della strategia di inbound marketing su ciascuno dei canali utilizzati.

Quando valutiamo la percentuale di clic dobbiamo tener presente che le ricerche organiche hanno un impatto importante. Come evidenziato da uno studio condotto da BrightEdge, la percentuale delle query provenienti da un motore di ricerca come Google che si traducono in click-through equivalgono a circa il 53%, ossia la metà dei tuoi visitatori.

Un ultimo elemento da prendere in considerazione riguarda la durata media di una sessione, ossia il tempo di navigazione di ciascun utente all’interno del tuo sito web.

I contenuti di inbound marketing orientati al B2B non devono essere né troppo corti né troppo lunghi. Secondo First Page Sage ogni visitatore unico spende in media tra i 3 e i 5 minuti all’interno di un sito web prima di decidere se valga la pena continuare ad esplorarne i contenuti.

Inbound marketing

Sales, marketing e strategia inbound

L’importanza di unire sales e marketing in un approccio orientato all’inbound marketing

Come misurare l’efficacia dell’inbound marketing

La tua strategia di inbound marketing ha il potenziale per trasformare la tua impresa in un successo, a patto che tu riesca ad offrire ai tuoi clienti contenuti di qualità e che rispecchino 3 punti cardine: attrarre, coinvolgere e deliziare.

Per un’attività di inbound marketing di successo, non basta sviluppare dei contenuti o usare correttamente le parole chiave. Sicuramente queste tattiche aiutano, ma il vero segreto è dimostrare ai tuoi clienti che per te non sono solamente un numero ma degli individui, ciascuno con le proprie esigenze e le proprie preferenze.

Investendo nei tuoi clienti, investi nel successo del tuo inbound marketing.

Se stai pensando di adottare un approccio improntato sull’inbound marketing per il tuo B2B, non esitare a contattarci per una consulenza gratuita. Il nostro team di esperti in inbound marketing B2B è a tua completa disposizione per aiutarti a realizzare una strategia di inbound marketing adatta a te e a tutti i tuoi clienti.

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Entusiasta Project + Operation manager consultant con oltre 7 anni di esperienza, classe 1989. In Adv Media Lab ricopre il ruolo di digital strategist e project manager supportando prestigiose realtà aziendali internazionali nel raggiungere gli obiettivi attesi, coordinando team di lavoro composti da professionisti specializzati in diverse aree del digital marketing.

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