L’Europa infatti non è solo un contesto geografico, è un tessuto culturale e storico profondamente intrecciato, uno spazio che ha cercato di trascendere qualsiasi polarizzazione verso un ideale comunitario di sintesi più grande dove la “tecnica” aveva una posizione ben specifica.
Questa dimensione profonda dell’idea di Europa è ciò che rende la sfida dell’IA particolarmente significativa. Non è solo una questione di “aggiornare i sistemi” o “implementare nuove tecnologie”, ma di ridefinire le nostre nozioni di comunità, imprenditoria, collaborazione e competitività nell’era iper digitale.
Va compreso che ogni decisione tecnologica è anche un atto culturale.
Seguendo la parola della filosofa Simone Weil: “Chi non vuole estrarre la spada morirà di spada.”
La sfida è immensa, ma è anche un’opportunità senza precedenti per riaffermare e rinnovare la nostra identità nell’era dell’intelligenza artificiale.