Riccardo Ciccioli – Entusiasta Project + Operation manager consultant con oltre 7 anni di esperienza, classe 1989.
Al giorno d’oggi, con il rimodel lamento del digitale e la sua rapidissima evoluzione, è necessario tenersi aggiornati e stare al passo coi tempi. Va detto però che non sono tempi semplici . Ce n’è per tutti i gusti: tumulti socio-politici, proteste di massa, scontri sulle strade, fenomeni meteorologici sempre più imprevedibili e, come se non bastasse, la pandemia causata dal COVID-19. Questa situazione crea molta incertezza. Chi può prevedere quanto durerà il boom dell’eCommerce , se non si sa con certezza quando il mondo otterrà il via libera per tornare alla normalità?
Punti chiave dell’articolo:
Quale futuro per il marketing? La trasformazione digitale sta ridisegnando il mercato e i processi aziendali. Da qualche anno si sta adeguando ai nuovi scenari digitali anche il marketing, sviluppando nuove e innovative strategie in linea coi tempi
Strategie innovative segneranno i prossimi anni. Dall’evoluzione della SEO alla realtà virtuale ed aumentata (VR e AR), vedremo nel dettaglio i nuovi orizzonti del marketing e quali vantaggi le nuove tecnologie porteranno alle aziende
Social media e automazione saranno i grandi protagonisti di questo inizio millennio. Senza volerlo, il COVID-19 ha accelerato questo processo. I social media sono ormai strumenti irrinunciabili per qualunque marketer, e l’estensione della realtà al campo del virtuale sarà sempre più centrale nell’esperienza del cliente
Per chi si occupa di marketing è arrivato il momento di esaminare attentamente i propri obiettivi.
Per sopravvivere ed eventualmente prosperare, i marketer devono essere flessibili e studiare nuove strategie in modo rapido e preciso .
La buona notizia è che, con un po’ di accortezza, è possibile guardare al domani con un certo ottimismo.
In questo contenuto andremo ad esaminare alcune tendenze del marketing digitale per il 2022. Ci concentreremo sulle aree chiave del settore, sulle nuove tecnologie e strategie.
Molte di esse non sono necessariamente nuove, ma vanno evolvendosi e modificandosi ad un ritmo vertiginoso. Non sempre è facile star dietro all’innovazione, ma in questo articolo vi spiegheremo come fare.
Ecco di cosa ci occuperemo:
Digital marketing trend 2022
Affrontare al meglio il 2022 significa immergersi rapidamente nei principali trend del marketing digitale, cercando di capire come sfruttarli a proprio vantaggio e sfruttarne il massimo.
L’importanza di rivedere il proprio marketing nell’era digitale
Il panorama del marketing sta lentamente mutando sotto l’influsso della pandemia.
Modelli di business inediti si fanno largo nelle aziende, mentre tecnologie e quadri normativi si evolvono e mutano a ritmo travolgente.
In uno scenario di questo tipo, i professionisti del marketing devono aggiornarsi e tenere il passo di un mutamento globale da cui non si tornerà indietro.
Come coinvolgere gli utenti, sempre più esigenti? Prima di tutto è necessario misurarsi con una serie di strumenti innovativi e capire quali implementare nei processi in base alle proprie esigenze.
In secondo luogo bisogna ripensare e rivedere le proprie strategie, perché nel momento in cui mutano gli strumenti vanno rivalutate anche le modalità d’azione.
Affrontare il digital marketing nel 2022 significa comprendere le nuove tendenze che si profilano all’orizzonte e cercare di sfruttarle per ottenere il successo che si desidera.
Nell’attesa che un nuovo futuro digitale prenda il posto di un presente ancora ibrido e che la pandemia sia solo un lontano ricordo, ci si deve portare avanti e tenere il passo dell’innovazione.
È necessario sperimentare nuove strade, percorrere nuovi sentieri, monitorare i progressi e assicurarsi di prendere in considerazione, tra le nuove tecnologie, solo quelle più adatte alle proprie esigenze
7 Trend di digital marketing per il 2022
Prima di esaminare le strategie di digital marketing per il 2022, prendiamo in considerazione alcuni trend.
1. Puntare su intelligenza artificiale (AI), machine learning (ML) e chatbot
Un trend che si sta concretizzando da qualche anno a questa parte riguarda l’intelligenza artificiale (AI).
Vendita al dettaglio, eCommerce, sanità, finanzaa: sono moltissimi i settori che hanno iniziato a implementare l’intelligenza artificiale all’interno dei propri processi aziendali.
Se si vuole un marketing davvero efficace non si può fare a meno di una strategia che prenda in considerazione un utilizzo ragionato dell’intelligenza artificiale.
Come vedremo meglio più avanti esaminando alcune strategie, sono molte le cose che l’intelligenza artificiale può aiutarti a fare.
Anche a causa della pandemia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è notevolmente incrementato in tempi tutto sommato ristretti.
Altra cosa importante da notare è che l’implementazione dell’intelligenza artificiale incrementa i livelli di automazione dei processi aziendali.
Nell’epoca in cui la maggior parte delle campagne di marketing sono data-driven, cioè guidate dai dati, automatizzare i flussi di lavoro significa gestire meglio questi ultimi e sprecare minor tempo e risorse in attività lunghe e ripetitive.
Ed eccoci arrivati al machine learning (ML) . Quest’ultimo è supportato dall’intelligenza artificiale ed è una sorta di apprendimento automatico da parte delle macchine a partire dal comportamento umano.
Questi imparano dall’esperienza attraverso modelli di apprendimento automatico, sfruttando metodi matematico-computazionali per espungere e riutilizzare informazioni direttamente dai dati.
Gli algoritmi di machine learning migliorano le proprie prestazioni in modo adattivo con l’aumentare degli esempi di apprendimento con cui si confrontano. Inglobandoli ne sono automaticamente istruiti e sapranno riutilizzarli nel futuro.
Strettamente correlato all’implementazione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali troviamo anche il crescente utilizzo di chatbot e assistenti vocali.
Gli assistenti virtuali come Google Assistant e Alexa di Amazon stanno diventando sempre più popolari.
Molte aziende hanno iniziato a utilizzare i chatbot per automatizzare alcune funzioni del servizio clienti, raggiungendo una gestione più efficiente delle richieste dei clienti su social media o altre piattaforme digitali.
I chatbot possono rispondere a molte domande dei clienti senza bisogno di intervento umano, facendo risparmiare tempo e denaro all’azienda.
Le conversazioni dei chatbot sono supportate dall’intelligenza artificiale (AI). Questa permette loro di rendere l’interazione con il cliente gradevole e naturale.
Potranno giocare un ruolo chiave nella personalizzazione del rapporto con il cliente, che sarà uno dei tasselli fondamentali del digital marketing del futuro.
I chatbot rappresentano una grande opportunità per fornire ai clienti un’esperienza personalizzata e piacevole, che li spingerà ad interagire in maniera più continua con la tua azienda.
Ecco perché nel 2022 dovrai implementarli nei tuoi processi aziendali.
Tieni d’occhio gamification e contenuti interattivi
La gamification è una tra le tendenze del marketing digitale più interessanti e feconde di sviluppi.
Gamification è un termine che acquisisce sempre maggior popolarità e che in pochi anni potrebbe diventare di uso comune nei dipartimenti di marketing di tutto il mondo.
Si tratta di incorporare funzionalità tipiche del gioco all’interno di siti web e applicazioni per smartphone e dispositivi.
Pensa a tutte le caratteristiche che rendono i giochi coinvolgenti, avvincenti e divertenti utilizzate come strategie di marketing per aumentare fedeltà dei clienti, brand awareness e vendite.
Il termine gamification deriva infatti dalla parola game , gioco. La gamification non rimanda però solo al gioco nel senso più classico del termine, e cioè divertimento.
La gamification rappresenta uno strumento estremamente efficace per generare comportamenti attivi da parte degli utenti. Così facendo permette di raggiungere specifici obiettivi aziendali.
Al centro della gamification si colloca l’atteggiamento proattivo da parte dell’utente.
Tramite un uso efficace della gamification si possono ottimizzare:
Gestione dei clienti
Consolidamento della fedeltà ad un brand
Miglioramento del rendimento e delle performance di dipendenti e partner
Simile al discorso della gamification è quello dei contenuti interattivi.
I brand sono oggi chiamati a connettersi agli utenti in maniera inedita ed emotiva. Per creare esperienze soddisfacenti di realtà virtuale (VR) e aumentata (AR), è necessario far breccia nei sentimenti e desideri degli utenti comprendendoli a fondo.
Come vedremo parlando di strategie, AR e VR stanno fornendo ai marketer la possibilità di prendere per mano gli utenti e accompagnarli attraverso un viaggio interattivo in cui potranno sperimentare un prodotto o servizio in uno spazio virtuale e strettamente personale.
Un esempio? Pensa al colosso Nike che dà ai propri clienti la possibilità di misurare le scarpe direttamente in-app.
Velocità e interazione con l’utente: due trend da non perdere di vista
Una pagina a caricamento lento è il principale motivo per cui gli utenti lasciano un sito web in breve tempo.
Basta un secondo di ritardo per creare un inciampo nel processo di conversione dell’utente.
Un consiglio sempre utile è quello di ottimizzare le immagini assicurandoti che non superino i 100 kb di peso. Cerca di ridurre inoltre il numero di reindirizzamenti interni, in particolare quelle catene che passano attraverso reindirizzamenti diversi prima di approdare all’URL corretto.
Ecco cos’è possibile ottenere velocizzando un sito web lento:
Più pagine visitate dagli utenti. Se si riduce il tempo di caricamento da 7 a 2 secondi è stimato che le visualizzazioni di pagina aumentano del 25%
Più download. Se su Firefox si riduce il caricamento di un sito di 2,2 secondi i download da browser aumentano di quasi il 16%
Più vendite per gli eCommerce. Un ritardo di 100 millisecondi nel caricamento di una pagina di Amazon causa una perdita di vendite di circa un punto percentuale
Altri fattori da tenere in considerazione sono:
Il 40% degli utenti abbandona una pagina che ci mette più di 3 secondi a caricare
Il 75% degli acquirenti acquista da un sito concorrente se il primo è troppo lento a caricare
Il 52% degli utenti non torna su siti considerati lenti
Un sito veloce promuove l’interazione tra azienda e cliente, favorendo l’utilizzo massiccio di contenuti interattivi.
Questi possono aiutare ad aumentare la credibilità e la capacità di coinvolgimento del brand. Oltre l’80% delle decisioni di acquisto dei clienti è influenzato dai post sui social media.
Sfruttando i contenuti generati dai tuoi fan puoi creare relazioni significative che promuovono il coinvolgimento del target sul lungo periodo.
I contenuti generati dagli utenti sono strumenti di digital marketing piuttosto efficaci. Sono molti gli aspetti su cui possono influire, dalla SEO alla customer experience (CX).
I contenuti generati dagli utenti (UGC) possono ad esempio essere recensioni lasciate da utenti su siti di eCommerce o commenti sui social media.
Sfrutta il commercio multi-canale e cura la forma
Per vendere in maniera efficace è oggi necessario sfruttare in maniera strategica tutti i canali messi a disposizione dalla trasformazione digitale.
Segnali chiari confermano inoltre che il social commerce continuerà a crescere.
Ecco alcuni segni chiave di questa tendenza:
L’87% di chi acquista da siti di eCommerce ritiene che i social media aiutino a prendere una decisione di acquisto
1 imprenditore su 4 afferma di vendere tramite Facebook
Il 40% dei commercianti utilizza i social media per vendere
Il 30% dei clienti afferma di comprare direttamente tramite i social media
Anche la forma con cui ci si presenterà al pubblico sarà via via più importante.
Le ultime tendenze del design dell’interazione parlano chiaro: esperienze, personalità e approccio mobile-first spopolano nel settore.
Nuove tecniche di progettazione interattiva irromperanno nel settore, tra cui:
Neomorfismo. Con questo termine si intende una combinazione di elementi di scheumorfismo e design piatto (flag design)
Immagini 3D coinvolgenti
Micro-interazioni on-site e in-app per promuovere il coinvolgimento degli utenti
Anche se non abbiamo esplicitamente parlato del formato video, questo sarà sempre più centrale nei processi di digital marketing.
È necessario realizzare video divertenti e informativi, che attraggano l’utente mantenendone il livello di interesse alto.
Il social commerce permette di accorciare il percorso d’acquisto del potenziale cliente mettendolo direttamente in contatto con il brand e consentendogli di finalizzare l’acquisto in pochi click.
2. Implementare una mentalità purpose-driven
Abbiamo appena attraversato una delle peggiori crisi di questo secolo. Il mondo ha pagato il proprio pegno alla pandemia. In un periodo tanto confuso è necessario restare ancorati ai propri obiettivi, agli scopi che ci si è dati.
Essere un’azienda purpose-driven significa proprio questo: essere guidata da uno scopo .
Queste imprese non solo ottengono maggior attenzione, ma spronano anche i clienti ad agire e ad acquistare.
Secondo Deloitte, i clienti prendono decisioni sulla base di come l’azienda tratta le persone e si occupa di temi sociali e legati all’ambiente.
l punto è oggi adattare i propri scopi a quelli richiesti dalla società.
Si pensi ai 28 marchi sustainable living di Unilever come Dove, Vaseline e Lipton. Nel 2019 i loro affari sono aumentati del 69% in più rispetto all’anno precedente.
Aziende purpose-driven devono:
Far sì che i propri obiettivi arrivino al pubblico e vengano compresi
Intercettare i bisogni dei clienti. Pensate a Kellogg’s, che si offre di “nutrire le famiglie in difficoltà e aiutarle a crescere”
Capire che la fedeltà allo scopo è innanzitutto un elemento di differenziazione . Le aziende purpose-driven hanno tassi di produttività e crescita più elevati, oltre ad una forza lavoro maggiormente affezionata. La ricerca di Deloitte mostra che le aziende in questione hanno livelli di fidelizzazione della forza-lavoro più alti di circa il 30% rispetto alla concorrenza.
3. Utilizzare sempre di più il marketing agile
In un mondo sempre più digitale è necessaria una strategia di marketing agile.
Due consigli per un marketing più agile sono:
Avere una visione chiara del mercato
Le organizzazioni dovrebbero sviluppare o adottare una piattaforma che collega dati provenienti da una varietà di canali diversi (eCommerce, social media, dispositivi laptop, mobile, tablet ecc.).
Di norma si opta per le piattaforme CRM (customer relationship management) , che garantiscono esperienze performanti per aziende e clienti.
L’obiettivo da perseguire rimane quello di offrire agli utenti e ai clienti un’esperienza omnichannel.
Oggi i clienti vogliono poter raggiungere e contattare l’azienda attraverso i molteplici canali a disposizione. Offrire loro questa possibilità è diventato ormai uno standard
al quale attenersi.
Mappare il percorso dei clienti (detto customer journey map ) fornisce indicazioni sulle strategie migliori da attuare.
Saper anticipare le esigenze del cliente , combinando capacità umane di empatia ed analisi con strumenti all’avanguardia come i CDP (customer data platform) , capaci di offrire funzionalità di predictive sensing davvero molto precise.
Voglio ora consigliarti due step che potrai seguire per rendere il tuo marketing quanto mai agile:
Guidare il cliente in ogni fase , attraverso strumenti come i CDP (customer data platform)
Far collaborare tra loro professionalità e team diversi
Se chiedi ai membri della C-suite che aree funzionali saranno più critiche nei prossimi mesi, ti sentirai rispondere tecnologia digitale (dal 68% circa degli intervistati, secondo Deloitte ) e vendite (63%). Spetterà al CMO (chief marketing officer) aiutare la C-suite ad articolare un’organizzazione aziendale che assegni ad ogni profilo e team il proprio ruolo, senza perdere di vista l’insieme dei processi.
4. Ripensare l’organizzazione per renderla più umana
In tempi difficili come questi, le aziende devono saper comunicare al meglio con i propri clienti. Non sono tanto le cose che facciamo, ma come le facciamo.
È stimato che il 91% delle decisioni di acquisto sia guidato da impulsi subconsci, ovvero dalle emozioni.
Secondo Deloitte, su 16mila persone la metà ha dichiarato di desiderare un contatto più umano e meno virtuale con l’azienda con cui entra in contatto. Questo significa che le interazioni di persona non possono essere del tutto abbandonate a favore della tecnologia.
Kenu, azienda che crea e produce accessori per smartphone, faceva visitare regolarmente ai partner cinesi i propri stabilimenti, mettendoli in contatto con i diversi reparti.
Questa abitudine è stata ridimensionata dalla pandemia. Kenu ha allora deciso di rendere virtuale la maggior parte dei tuor, grazie alla piattaforma AVATOUR.
Essere più umani significa anche capire i desideri della società nel suo insieme.
Pensate alla questione del razzismo. Bene, la Pepsi ha dichiarato di voler aumentare del 30% i propri manager di colore entro il 2025. Si è inoltre impegnata attivamente a reclutare personale di colore da college e università.
Sborserà anche 20milioni di dollari per dare posti di lavoro e cibo alle fasce più povere della popolazione e creerà programmi di mentoring e formazione manageriale per le piccole imprese gestite da persone di colore.
5. Far crescere la fiducia
Per fare questo bisogna allineare le intenzioni alle azioni, mantenere le proprie promesse. Per creare fiducia nel cliente è innanzitutto necessario creare fiducia all’interno dei team e tra i team stessi.
Questo significa che dev’esserci un rapporto di fiducia e collaborazione all’interno della tua azienda. Per ottenere fiducia è necessaria un’ampia gamma di competenze . I team devono essere inter-funzionali e allineati sugli obiettivi.
In secondo luogo devi ascoltare il cliente e cercare di essere empatico .
Se ad esempio il tuo pubblico apprezza trasparenza ed eticità, devi informarlo sul modo in cui l’azienda utilizzerà i suoi dati, tranquillizzandolo sotto il profilo della sicurezza e della privacy.
6. Incentivare la partecipazione del pubblico
Per le aziende sarà d’ora in avanti necessario incentivare la partecipazione del pubblico , cercando di coinvolgerlo maggiormente. Bisognerà a questo scopo creare un piano olistico, capace di individuare canali e strategie per ottenere il massimo.
Se ad esempio si vuole aumentare la brand awareness è necessario creare forum, community e blog.
All’altra estremità del customer journey, invece, i marketer potrebbero incoraggiare le persone a sviluppare il proprio video tutorial per aumentare le conversioni, generando un passaparola e una promozione “orizzontale” del prodotto/servizio.
Anche le aziende B2B possono incoraggiare forme di partecipazione . Si pensi ai laboratori di co-innovazione, in cui i clienti aiutano a co-creare nuovi prodotti e servizi.
“La co-innovazione è un paradigma dell’innovazione dove nuove idee e approcci provenienti da risorse interne ed esterne sono integrate in una piattaforma per generare nuovi valori e beni condivisi da tutti gli stakeholders, acquirenti compresi. Si basa su coinvolgimento, co-creazione ed esperienza “.
Questa è la definizione che Sang M. Lee, David L. Olson e Silvana Trimi danno della co-innovazione nel loro paper “Co-innovation: convergenomics, collaboration, and co-creation for organizational values“.
7. Instaurare partnership e formare i talenti
Con l’aumentare delle richieste e aspettative dei clienti, le aziende si sono rese conto del vantaggio di instaurare nuove partnership commerciali. Così facendo possono rispondere in maniera più completa e performante ai desideri e alle necessità del pubblico.
Fondamentale per i brand sarà inoltre valorizzare e capitalizzare i propri talenti .
La struttura aziendale dovrà dar loro un ruolo centrale, occupandosi per intero del loro percorso di formazione ed inserimento.
Sarà necessario investire sulle competenze digitali dei propri team, ma solamente dopo aver sviluppato nuovi ed efficaci modelli di talent management.
“In tempi difficili come questi, le aziende devono saper comunicare al meglio con i propri clienti. Non sono tanto le cose che facciamo. ma come le facciamo.”
7 Strategie di digital marketing per il 2022
Il 2022 è appena cominciato : è il momento di iniziare a pensare al futuro e alle nuove tendenze del marketing digitale.
Lo scorso anno a causa della pandemia, abbiamo assistito a drastici cambiamenti nel settore.
Per essere un marketer di successo è necessario aggiornarsi in continuazione e imparare a far fruttare nuove strategie e tecnologie.
È fondamentale garantire alla tua azienda processi innovativi e sempre più performanti.
Non è più giustificabile utilizzare strategie obsolete o inefficaci per raggiungere il pubblico. Le conseguenze che potrebbero derivarne sarebbero davvero negative.
Questo articolo condividerà alcune previsioni e fornirà suggerimenti per prepararti al domani del marketing digitale.
Per stare in piedi di fronte ai concorrenti è necessario essere molto lungimiranti.
1. Search engine optimization (SEO), un inafferrabile fattore di successo nel 2022
La SEO è sempre un obiettivo “in movimento”, perché gli algoritmi che la gestiscono sono in continua evoluzione. Questo è un dato di fatto, e la situazione non cambierà nel 2022. È però possibile prevederne alcune tendenze.
È facile immaginare che anche la pandemia avrà effetti duraturi sulla SEO ed ogni strategia che la riguarda .
Per farsi un’idea della cosa è sufficiente dare un’occhiata alle ricerche su Google relative al COVID-19.
Ci saranno però cambiamenti più significativi che andranno a modificare la SEO nel breve e lungo periodo.
I primi riguarderanno l’esperienza dell’utente (user experience, UX) .
Questo aspetto non può più essere trascurato da chi voglia occuparsi seriamente di SEO. Progettare nuove esperienze digitali e percorsi che possano attirare e fidelizzare i clienti è oggi uno tra i fattori di classificazioni centrali per gli algoritmi di ricerca.
Secondo un post uscito a maggio 2020 sul Google Webmaster Central Blog , Google search ha introdotto un nuovo fattore nel suo algoritmo, UX signals.
Questa modifica è stata resa possibile dai “core web vitals ”, una serie di fattori specifici che Google considera importanti nell’UX complessiva di una pagina web.
In breve, sono capaci di valutare e dare un punteggio ai diversi aspetti chiave di una buona esperienza utente, tra cui tempo di caricamento di un sito web, il suo livello di interattività e la stabilità del contenuto durante il caricamento.
Nel 2022, l’UX sarà importante almeno quanto la SEO on-page e off-page, se non di più.
Se l’esperienza utente è cattiva, le persone si allontaneranno dal sito web. Perché Google dovrebbe classificare le pagine che non offrono una buona UX?
I dati di uno studio di Deloitte mostrano che:
Il 25% delle app per dispositivi mobili è stata utilizzata una sola volta nel 2019
Il 50% delle persone non acquista da un brand che ha un sito mobile mal progettato
Il 33% degli utenti di smartphone cambia immediatamente sito web se non riesce a ottenere quello che cerca
Per ogni dollaro investito in UX, ottieni 100 dollari in cambio
Il 54% delle persone prova frustrazione quando i tempi di caricamento dei dispositivi mobili aumentano
Il 60% degli utenti di smartphone ha contattato un’azienda utilizzando direttamente i risultati di ricerca
Il 39% degli utenti di smartphone è più propenso a utilizzare o acquistare un’app per dispositivi mobili perché è più rapido e facile effettuare acquisti
Gli utenti si aspettano ormai velocità, facilità e convenienza ovunque si trovino, su qualsiasi dispositivo. Se non lo trovano, non perdono tempo e cercano altro. Google sta regolando il suo algoritmo di conseguenza.
Ma come si può assegnare priorità all’UX?
Chi si occupa di SEO, per fare in modo che i siti web forniscano un’esperienza utenti ottimale, dovrà porre maggior enfasi sulle strategie SEO off-page, e su tutte quelle tecniche e strategie capaci di creare valore e comfort per l’utente.
Per classificarsi bene, il contenuto deve:
Caricare velocemente
Ci sono diversi modi per ottimizzare la velocità della pagina, dalla modalità con cui vengono gestite le immagini all’ottimizzazione dei codici CSS e Javascript. Lo strumento PageSpeed Insights è lo strumento ideale per analizzare gli URL
Essere facile da usare e trovare
La struttura del sito web e la sua usabilità sono fattori molto importanti al fine della classificazione della pagina
Essere accessibile da tutti i dispositivi e piattaforme
È possibile utilizzare strumenti come BrowserStack per gestire al meglio questo aspetto
Sulla base degli ultimi aggiornamenti di Google, i siti web in grado di offrire quanto appena visto saranno ricompensati con una maggiore visibilità.
Un altro aspetto molto importante della SEO del futuro sarà quello che riguarderà l’implementazione della ricerca semantica.
La SEO semantica è una tecnica che mira a scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca focalizzandosi su un argomento e non su singole parole chiave .
Questo significa ottimizzare i contenuti per soddisfare l’intento di ricerca e non per rispondere ad una singola query (domanda).
Nel 2022 e oltre, grazie alla ricerca semantica, i motori di ricerca saranno in grado di utilizzare la miriade di dati a loro disposizione per determinare il contesto, l’intento e il significato della ricerca , al fine di fornire all’utente i contenuti più rilevanti e pertinenti possibili.
La ricerca semantica riguarda tanto la SEO quanto l’UX (user experience).
Invece di lasciare alle persone l’onere di rinvenire i termini di ricerca perfetti per trovare quello di cui hanno bisogno, i motori di ricerca si stanno assumendo il compito di interpretare le nostre domande e il nostro linguaggio a volte incomprensibile e frammentario.
D’altronde i naviganti si sono abituati ad avere un rapporto sempre più “conversazionale” col motore di ricerca.
Usano un linguaggio normale, con frasi brevi e poche parole chiare e scelte in maniera adeguata.
Questo lascia ai motori di ricerca ampi spazi di interpretazione, per cogliere il significato e riportare esclusivamente i contenuti più rilevanti.
Ecco alcune statistiche che possono illustrare quanto appena detto:
C’è stato un aumento dell’85% delle ricerche che iniziano con “Can I “
C’è stato un aumento del 65% delle ricerche che iniziano con “Do i need “
C’è stato un aumento del 65% nelle ricerche che iniziano con “Should I “
Potete notare che queste sono tutte ricerche “conversazionali”. Il che ci porta, ovviamente, agli assistenti vocali.
Non si può parlare di ricerca semantica senza menzionare gli assistenti vocali. Google Assistant, Amazon Alexa, Siri : al momento sono questi i più noti e promettenti.
Gli assistenti vocali sono progettati per interpretare le ricerche esposte dagli utenti nel linguaggio naturale. Hanno funzionalità che poggiano sulla ricerca semantica e sono sempre più utilizzati.
Quasi il 70% delle richieste a Google Assistant sono espresse attraverso il linguaggio naturale e non tramite le parole chiave che gli utenti di solito digitano durante una classica ricerca web.
Ne consegue che questo comportamento di ricerca influisce direttamente sugli algoritmi di ricerca e sulle loro funzioni.
Ma come dare priorità alla ricerca semantica quest’anno?
Sarà necessario prendere in considerazione alcune domande.
Prima di tutto, come e perché gli utenti cercano i tuoi contenuti? Quali risposte, informazioni, contenuti o anche esperienze stanno cercando? Come è possibile creare contenuti autorevoli e arricchenti per soddisfare le esigenze di clienti e partner?
Ecco alcuni consigli:
Crea contenuti che rispondano davvero alle domande degli utenti
Potresti dedicare interi post di blog o pagine del tuo sito web per dare risposta a domande molto frequenti. Usa le FAQ (frequently asked questions). Il punto è essere approfonditi, precisi e autorevoli. I motori di ricerca ti ricompenseranno per questo
Crea contenuti ottimizzati per gli utenti
In termini di leggibilità, pensa a frasi di facile comprensione, elenchi puntati e ordinati, una gerarchia di intestazioni, immagini e video supplementari. Ragiona in termine di argomento più che di keyword
Crea collegamenti interni capaci di guidare efficacemente l’utente
Il collegamento tra i contenuti interni al sito web non solo semplifica la navigazione al contenuto correlato, ma crea una mappa strutturata dei contenuti intorno a un argomento centrale o a un termine di ricerca. Questo aiuta i motori di ricerca nell’indicizzazione del tuo sito web. Alcune integrazioni software, come Yoast, suggeriranno automaticamente contenuti pertinenti a cui collegarsi in una determinata pagina web. Ti avviseranno anche di link interni interrotti, che possono danneggiare la salute e la funzionalità del tuo sito web
Potrai monitorare questi aspetti attraverso diversi strumenti pensati per la SEO, come Moz, Ahrefs, SEMRush e così via.
Come abbiamo visto, la SEO sarà sempre più orientata verso l’intento di ricerca. Questo significa che non ci si dovrà più concentrare sulle parole chiave ma avere un approccio molto diverso.
L’accento posto sull’intento di ricerca sta rapidamente ridefinendo tutte le operazioni del marketing.
È necessario essere utili, capire davvero i propri clienti: le persone rispondono a brand che comprendono realmente le loro esigenze.
Crea contenuti in base alle finalità del cliente . Utilizza frasi chiare e concise, scrivi nel modo in cui le persone parlano.
La SEO evolve a passo spedito, confrontandosi e integrandosi con le continue conquiste della trasformazione digitale. Le aziende devono essere consapevoli di questo cambiamento, guardare avanti e imparare a sfruttare le tendenze emergenti.
2. Pay per click (PPC) advertising e normative sulla privacy
Campagne PPC altamente mirate ed efficienti saranno sempre più importanti per i marketer digitali. Tuttavia potrebbe cambiare il modo in cui lo saranno.
Prima di tutto bisogna parlare dei vari problemi di privacy e della disponibilità limitata dei dati. Per i professionisti PPC, capire l’intenzione di ricerca e la lingua che le persone usano è ormai essenziale.
A causa dell’accresciuto controllo sulla privacy degli utenti e delle informazioni che li riguardano, l’accesso ai dati circa parole chiave e query di ricerca sarà sempre più limitato.
Prendiamo Google, ad esempio. Il più grande motore di ricerca del mondo ha già detto che limiterà la disponibilità dei dati di ricerca, incluse le informazioni.
Anche Microsoft, stando alle parole del CEO Satya Nadella, punterà su trasparenza, sicurezza, controllo, protezione legale e nessun targeting basato sui contenuti.
Questi cambiamenti hanno lo scopo di proteggere i dati delle persone e rispettare le normative nazionali e internazionali sulla privacy.
Per chi si occupa di PPC, tuttavia, queste limitazioni influenzeranno direttamente la capacità di garantire l’efficienza delle campagne. Sapere che qualcuno ha fatto click su una parola chiave senza sapere quale essa sia, non aiuta di certo.
Questo creerà dunque nuove sfide nel 2022.
Le nuove normative sulla privacy dei dati sono molto severe, e prevedono, in caso di violazione, multe da 20 milioni di euro o del 4% del fatturato globale.
Come si potrà agire?
Adattandosi e cercando di utilizzare al meglio l’intelligenza artificiale (AI) : questo compenserà i problemi relativi alla difesa della privacy.
L’attenzione all’efficienza delle campagne ha dato il via all’utilizzo di nuove tecnologie d’automazione, alimentate in particolare dall’apprendimento automatico e dall’intelligenza artificiale.
Quello che rende le automazioni PPC così potenti è la loro capacità di “preparare” in maniera ottimale l’acquirente.
Le nuove tecnologie di automazione possono ad esempio prevedere il tasso di click through (CTR) e di conversione, facendo risparmiare molto tempo ai marketer, che potranno così occuparsi di altri aspetti delle campagne di marketing.
La maggior parte delle piattaforme pubblicitarie PPC offre oggi una qualche forma di automazione.
Molti esperti di marketing PPC ne approfittano per facilitare il proprio lavoro e rendere le proprie campagne più efficaci.
Oggi sono molti gli aspetti che possono essere ottimizzati, devi solo capire su quali concentrarti. Ogni azienda è diversa, anche se il fine resta sempre quella della massimizzazione del valore di conversione.
Ecco alcune aree PPC che puoi automatizzare:
Scrittura automatica degli annunci in base al contenuto del sito web o dai dati degli utenti
Creazione di rapporti circa le metriche e il rendimento della campagna
Controllo e risoluzione degli errori imprevisti che potrebbero influire sul rendimento della campagna
Offerte in base alle conversioni, ai limiti di spesa o al reso
3. Social media marketing al tempo del post COVID-19
Quando emergono canali nuovi e potenti è necessario adattarsi rapidamente.
L’epidemia di COVID-19 ha creato effetti a breve e lungo termine nell’utilizzo dei social media.
L’utilizzo di Facebook e Instagram è ad esempio aumentato in maniera esponenziale durante l’anno in corso.
Le persone trascorrono molto più tempo a casa, volontariamente o a causa del lockdown. I social media garantiscono intrattenimento e un modo per passare il tempo.
Ecco in che modo l’utilizzo dei social media si sta evolvendo:
L’utilizzo dei social media è sempre più trasversale
Secondo un sondaggio Harris citato da Business Insider e svolto ai primi di maggio 2020, il 51% del totale degli intervistati (composto da persone appartenenti a diverse fasce d’età) ha confermato un aumento del proprio utilizzo delle principali piattaforme social
Secondo il New York Times, il traffico medio giornaliero di Facebook è in aumento del 27%. È interessante notare che il picco di traffico è stato rilevato sul sito web, mentre per quanto riguarda l’applicazione mobile l’aumento è stato solo dell’1%
Nel primo trimestre del 2020, ci sono stati oltre 100 milioni di download dell’app di Instagram e oltre 300 milioni di download di quella di TikTok. L’utilizzo di Instagram è in aumento del 40% e l’utilizzo di Instagram Live del 70%. Inoltre, i “mi piace” sotto i post sponsorizzati Instagram sono in aumento del 76%
Le piattaforme social sono un’opportunità immensa per le aziende. Si può raggiungere un’audience molto vasta e ampliare così il proprio numero di potenziali clienti.
Una tendenza che prenderà sempre più piede in questo 2022 riguarda la possibilità di lavorare sui diversi social network in modo differenziato per target specifici.
Utilizzare ad esempio TikTok per rivolgersi solamente alle generazione Z e continuare ad essere presenti su Facebook per interagire con gli utenti più grandi.
Bisognerà porre poi molta attenzione a non essere “cancellati” dai social media.
La “cancel culture” è sempre più una realtà e alle volte basta poco per essere boicottati . Si pensi ad esempio al boicottaggio del film Mulan , dopo le parole dell’attrice protagonista che difendevano l’operato della polizia ad Hong Kong.
Ecco alcune strategie per proteggere la reputazione del tuo brand sui social media:
Controlla regolarmente tutti gli annunci automatizzati
Questo contribuirà ad evitare di pubblicizzare inconsapevolmente punti vendita discutibili, o di pubblicare in momenti delicati o inopportuni (dopo una tragedia nazionale, per esempio)
Fai attenzione alla revisione dei post e degli annunci
Richiedi di rivedere ogni post prima di pubblicarlo, di modo da avere un controllo più efficace sui tuoi contenuti
Dedica tempo alle tendenze sui social media
Fai attenzione a quanto viene pubblicato sui social media per non andare troppo controcorrente
È necessario essere utili, capire davvero i propri clienti: le persone rispondono a brand che comprendono realmente le loro esigenze.
4. Video advertising è sempre più popolare tra le aziende
Con piattaforme come YouTube e TikTok e le storie su Instagram, il formato video sta diventando sempre più popolare (e lo abbiamo già approfondito in questo contenuto: Video marketing nella nuova era digitale del post COVID-19 ).
Secondo uno studio condotto da eMarketer, la spesa per gli annunci video crescerà fino a 14,89 miliardi di dollari nel 2022. Un terzo degli acquirenti acquista un articolo dopo aver visto un annuncio video.
Piattaforme come Instagram e Facebook, in passato basate su immagini e testo, sono oggi traboccanti di video. Gli inserzionisti hanno scoperto che i video sono molto più efficaci nel processo di conversione dei clienti.
Il 76% degli adulti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia ha acquistato un prodotto dopo aver visto un video.
La pubblicità video è particolarmente funzionale per promuovere prodotti “interattivi” quali trucco e giocattoli . Il mezzo video rende più facile per le aziende evidenziare vantaggi e caratteristiche dei propri prodotti.
Nonostante la comprovata efficacia del video marketing, molte aziende non riescono ancora a sfruttarne appieno le potenzialità.
Molte aziende lo evitano a causa del costo iniziale, piuttosto alto. Bisogna però valutare che i vantaggi superano di gran lunga i costi.
Il video offre inoltre la possibilità di trasmettere meglio la tua storia. Può essere difficile far passare il tuo messaggio attraverso foto o testo. L’uso del video realizza una connessione emotiva maggiore con lo spettatore.
Aggiungi video sui tuoi diversi canali di social network, come Instagram e LinkedIn. Dai loro un paio di giorni per capire che grado di coinvolgimento hanno.
Se noti un aumento delle visualizzazioni e dei feedback, prendi in considerazione la possibilità di rendere il video marketing una parte sostanziale della tua strategia per il 2022 (lo abbiamo già approfondito in questo articolo: L’importanza di una corretta strategia video di un’azienda ).
5. Chatbot: nuovo standard per l’esperienza di servizio clienti
Negli ultimi anni è esplosa l’intelligenza artificiale (IA) . Il motivo è che aiuta a eliminare i processi di marketing ripetitivi e consente ai team di concentrarsi su attività più importanti
Per via dei molti vantaggi che offre, l’implementazione dell’AI potrebbe crescere esponenzialmente nel 2022
Saranno sempre più utilizzati i chatbot.
In passato, il servizio clienti poteva non rivelarsi particolarmente efficace. I clienti rischiavano di passare molto tempo al telefono, nell’attesa di una risposta che a volte non arrivava. Quando questo succedeva, la frustrazione era inevitabile.
Anche se alcune aziende sfruttano ancora metodi di servizio clienti tradizionali, come telefonate o email, molte altre preferiscono innovare e implementare sistemi di chatbot.
Mentre alcune persone preferiscono parlare con una persona reale, altre trovano più efficienti questi ultimi.
L’intelligenza artificiale (AI) è ormai abbastanza sviluppata da riuscire a interpretare domande e risposte che non sono programmate nel loro sistema.
Si può dire che sia astuta come un essere umano? Per certi aspetti, sì.
È facile immaginare che questi sistemi estremamente avanzati di AI prenderanno il sopravvento, visti i diversi vantaggi che offrono.
I chatbot AI sono disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, mentre lo stesso non si può dire di un essere umano.
Inoltre, i chatbot sono molto più economici. Anche se i costi iniziali per l’implementazione possono essere piuttosto scoraggianti, bisogna tenere a mente che in un secondo momento non ci sarà alcuno stipendio da pagare. A lungo termine sono quindi più convenienti.
Secondo alcuni, tra il 75 e il 90% di tutte le query sarà gestito da chatbot entro due anni.
I chatbot diventeranno il nuovo standard per l’esperienza di servizio clienti , e le aziende che non ne faranno uso rischieranno di rimanere indietro.
I recenti sviluppi dell’AI hanno inoltre permesso agli utenti di sincronizzare i propri chatbot su più piattaforme.
Ad esempio, il chatbot che utilizzi sul tuo sito web per rispondere a semplici domande può anche automatizzare le risposte su Messenger o per quanto riguarda i messaggi diretti su Twitter.
Questo consente ai clienti di avere un’esperienza coerente indipendentemente dalla piattaforma su cui ti contattano.
Con la crescente popolarità che i chatbot andranno ad acquistare nel tempo, i clienti inizieranno a cercarli sui siti web in caso di problemi o richieste.
Se il tuo sito web non ha un chatbot e offre solo opzioni di servizio clienti tradizionali, il cliente potrebbe cercare altrove un prodotto / servizio simile al tuo.
Gli acquirenti si aspettano una user experience (UX) in cui tutto fili liscio e i chatbot saranno parte sempre più integrante delle loro aspettative (ti consigliamo di leggere questo articolo: Perché attivare un chatbot nel tuo eCommerce ).
È importante utilizzare un chatbot allineato con le preferenze dei clienti.
Prendi in considerazione l’idea di iniziare con un servizio chatbot molto semplice. Trova quello che risponde alle domande più frequenti e che può fornire servizi di base ai tuoi clienti.
Se noti che i tuoi clienti hanno esperienze positive con il chatbot, è il momento di prendere in considerazione l’aggiornamento a un bot più intelligente, in grado di rispondere a domande complesse.
Sei interessato a questo argomento? Dai un’occhiata a questi contenuti altamente formativi:
6. Micro-influencer marketing per promuovere prodotti o servizi
Il cosiddetto influencer marketing è una strategia di marketing molto popolare. Originariamente, i brand pensavano che fosse più vantaggioso collaborare con influencer con milioni di follower per promuovere i propri prodotti o servizi.
Questo approccio si è rivelato molto costoso e, paradossalmente, non molto efficace.
Celebrità o influencer che hanno accumulato oltre un milione di follower chiedono cifre astronomiche anche solo per un singolo post.
Ma è stato dimostrato che, pur avendo costoro un seguito enorme, i tassi di coinvolgimento che generano sono estremamente più bassi di quelli garantiti da influencer meno gettonati.
Nel 2020, i micro-influencer sono infatti diventati molto più popolari di una volta . Gli studi hanno dimostrato che, contrariamente alla credenza popolare, più seguito è l’influencer, minore è il ROI (return on investment) .
I follower dei micro-influencer sono numericamente di meno, ma di norma molto più fedeli e attivi.
Il marketing che utilizza micro-influencer usa un approccio particolare, in genere più efficace nel raggiungere il target di riferimento.
Questi influencer hanno di solito una nicchia di mercato specifica e follower molto devoti . Il che rende più facile trovare segmenti di pubblico effettivamente interessati ai prodotti o servizi che proponi, generando un maggior tasso di conversioni.
Secondo uno studio di Markerly , gli influencer con un numero di follower che spazia tra i 10 e i 100 mila offrono i più alti livelli di coinvolgimento in relazione a like e commenti .
Questi ultimi sono due dei componenti più importanti quando si tratta di una campagna di marketing influencer.
Se posso darti un consiglio, inizia a cercare micro-influencer che abbiano un certo seguito e che possano essere interessati ai prodotti o servizi che offri.
Per via del recente successo di questa nuova strategia pubblicitaria, molti micro-influencer hanno liste d’attesa lunghe mesi, quando non anni.
Cerca subito quello che fa al caso tuo!
Il lavoro tra vocazione e responsabilità – Intervista a Massimiliano Pappalardo
7. Virtual reality (VR) e augmented reality (AR) per offrire una migliore user experience (UX)
La realtà aumentata e la realtà virtuale rappresentano una grande svolta negli ambiti di tecnologia, marketing e strategie comunicative.
Possono rendere la user experience (UX) incredibilmente realistica ed efficace quando i clienti non hanno molto tempo per recarsi personalmente in uno spazio fisico (negozio) dove testare o acquistare direttamente un prodotto o servizio.
Grazie a questi sistemi l’interazione tra il cliente e il prodotto sarà davvero intuitiva.
Il tuo brand sarà ricordato per l’UX confortevole e innovativa che offre, e questo genererà un maggior tasso di conversioni e un’alta fidelizzazione.
Si pensi alla Nike, che offre la possibilità di misurare in-app la lunghezza dei piedi dell’utente.
Questo fa sì che quest’ultimo possa acquistare online un paio di scarpe del numero ideale. Visto che l’intero processo richiede meno di un minuto, perché l’utente non dovrebbe utilizzare la funzione?
Un digital marketing dai risultati garantiti con Adv Media Lab
Non ci si stancherà mai di ripetere che il futuro del marketing si giocherà sul terreno del digitale. Nell’epoca della trasformazione digitale un’affermazione del genere può forse suonare banale, ma non è affatto banale, invece, riuscire a realizzare una strategia di digital marketing di successo.
Se vuoi che la tua azienda raggiunga risultati ottimali, imponendosi sulla concorrenza e ritagliandosi un posto di rilievo sul mercato, devi scendere a patti col futuro.
L’innovazione non aspetta nessuno.
Realizzare un digital marketing efficace non è affatto semplice.
C’è necessità di avere a disposizione team dalle competenze/esperienze trasversali, capaci di interagire e comunicare tra loro in maniera funzionale e fruttuosa.
La comunicazione costante tra figure professionali diverse tra loro, unite da uno scopo comune e definito dall’azienda, sarà una costante del domani.
Sono molte le abilità richieste per l’elaborazione e la realizzazione di una strategia di digital marketing efficace.
SEO (search engine optimization), scrittura di post e contenuti per i blog, realizzazione di video, studio della giusta comunicazione per ogni occasione, l’analisi dei dati: chi si occupa di digital marketing ha davvero molti grattacapi.
Per questo motivo, noi di Adv Media Lab ci formiamo ed aggiorniamo continuamente per non lasciare niente al caso.
Forti di un’esperienza quasi ventennale, sappiamo bene che nel marketing è necessario perfezionarsi continuamente, confrontandosi ogni giorno con l’innovazione. Ed è esattamente quello che facciamo.
Siamo un’agenzia specializzata nella pianificazione di strategie di digital marketing, composta da un team di esperti e professionisti sempre aggiornati sulle ultime tendenze del mercato, concentrati sull’innovazione e sulle nuove frontiere del marketing.
Se cerchi risultati tangibili e sorprendenti, entra in contatto con la nostra squadra composta da più di 40 esperti , pronti a mettere al centro del proprio lavoro i tuoi bisogni e desideri.
Il nostro obiettivo primario è infatti uno solo: il successo del cliente.
In quasi vent’anni d’attività abbiamo operato con più di 200 clienti diversi.
Aziende delle più disparate dimensioni e provenienti da settori differenti hanno deciso di affidare a noi la gestione del proprio marketing.
E oggi, dopo anni di successi e feedback importanti da parte dei clienti, possiamo dirci davvero soddisfatti della consulenza e dell’operatività offerta a chi ha deciso di fidarsi di noi.
Voglio portarti un esempio degno di nota.
Un’azienda industriale italiana specializzata in importazioni di carne e pesce da tutto il mondo ha scelto di fidarsi della nostra esperienza. L’azienda in questione copre l’intera filiera di settore, dal terzismo, alle GDO, fino al nuovo canale B2C.
Cosa richiedeva? Un rilancio digitale dell’intero reparto marketing che la facesse decollare sul mercato B2B e B2C.
Cos’ha ottenuto? Nei primi 12 mesi ha assistito stupita a:
+270% incremento del traffico organico
+540% lead generation
+20% di delta incremento fatturato tracciato
Per la pianificazione della tua strategia di marketing digitale affidati a dei veri professionisti.
Scegli ADV Media Lab , scegli l’esperienza e la competenza di un’agenzia che vince ormai da vent’anni.
Digital marketing trend 2022
Affrontare al meglio il 2022 significa immergersi rapidamente nei principali trend del marketing digitale, cercando di capire come sfruttarli a proprio vantaggio e sfruttarne il massimo.
Considerazioni finali
Ogni anno porta con sé nuove tendenze, che rimandano inevitabilmente alla necessità di utilizzare strategie e tecniche innovative.
Il marketing si evolve sempre più rapidamente, anche perché i gusti dei clienti cambiano di giorno in giorno . La trasformazione digitale è in costante evoluzione, ed è importante non trovarsi esclusi dal banchetto.
La chiave del successo è tenersi aggiornati ed essere flessibili e capaci di accogliere le innovazioni, implementandole all’interno della propria attività.
Il mercato e l’economia sono entità dinamiche, e così, nel loro piccolo, le aziende.
Il tuo piano di marketing non deve mai essere scritto una volta per tutte, ma affacciarsi sempre sul domani per assorbire quanto il futuro ha in serbo per te.
Non avere paura di abbracciare le nuove tendenze. Il mio consiglio è: sperimenta.
Non è mai possibile sapere in anticipo quale strategia sarà la migliore per la tua attività.
L’unica cosa da fare è lanciarsi nella mischia e provare. Leggi con attenzione il nostro contenuto e parti subito alla conquista del domani.